28 Febbraio 2024 - 05:30
CREMONA - Un godibile romanzo rosa, ironico e di buona lettura, sull’amore e l’amicizia ma soprattutto «un libro in cui si esplorano zone pericolose dell’animo», come l’ha definito Raul Montanari, grande ‘coltivatore’ di nuovi talenti con la sua scuola di scrittura, molti dei quali finiscono per pubblicare con ottimi riscontri. Come nel caso di Elisa Pavan, giornalista esperta di social media, che con il suo ‘Sugar Pop’ regala ai lettori una storia che parla di fiducia in se stessi, dell’avere il coraggio di darsi una chance e di credere nelle proprie capacità.
«Vuol essere un’esortazione a lasciarci andare alle sorprese della vita, che possono aprirci opportunità che nemmeno abbiamo sognato, farci crescere», come spiega conversando con Paolo Gualandris nella videointervista per la rubrica ‘Tre minuti un libro’ online da oggi sul sito www.laprovinciacr.it. Amelia Castaldi, la protagonista, così come peraltro l’autrice, è una giovane giornalista con la passione per la pasticceria che ha l’occasione di incontrare per la prima volta e di intervistare i suoi miti giovanili, una ex boy band degli anni ’90 tornata insieme dopo 15 anni di stop.
Da lì nasceranno opportunità e imprevisti «che la porteranno a rivalutare tutta una serie di cose della sua vita e a capire effettivamente che cosa vuole fare da grande». Il gruppo si chiama Rush Hour, celebre boy band degli anni Novanta, riunita per un tour internazionale. Amelia non si aspetta certo di finire a parlare di biscotti con le quattro popstar, o che questo darà il via a una corrispondenza e-mail con l’affascinante Andrew Simons, in cerca di ricette da provare con la figlia Annick.
Non sa nemmeno che questo scambio epistolare aprirà le porte a una serie di eventi destinati a cambiarla per sempre. Tra imprevisti tragicomici, sbandate sentimentali e sperimentazioni dolciarie. Lei si descrive così: «In un’altra vita probabilmente ero una pasticciera, in questa faccio la giornalista. Qui a ‘You Girl’ mi occupo di televisione, ogni tanto di musica, e rispondo alle domande sull’amore – e sul sesso – di teenager molto confuse. E vi assicuro che non esistono più quelle convinte che basti un bacio per rimanere incinta».
Una storia di base leggera raccontata anche attraverso i diversi personaggi. Che sono, oltre ad Amelia, i membri della band. «Potrebbero sembrare dei super privilegiati in quanto persone che hanno successo mondiale e senza problemi economici - riassume Elisa -. Però chiaramente possono avere come tutti tutti noi problemi e lati oscuri della vita che devono affrontare. Per cui ho cercato di raccontare anche l’altra faccia della medaglia che ci può essere dietro al successo, la solitudine che fa capolino nelle loro vite, la ricerca di se stessi».
Un invito a non mollare, a farsi a farsi coraggio a inseguire i propri sogni a non avere paura di farlo: «Diciamo che ho cercato di dare questo messaggio positivo nel libro attraverso appunto il percorso di crescita della protagonista. All’inizio si barcamena più o meno nella sua normalità, però evita di farsi delle domande importanti su quello che davvero vuole per sé. Quindi vediamo che pian piano si trova davanti a nuove occasioni e trova il coraggio di prendere decisioni importanti».
Altro fattore fondamentale nelle vite degli adolescenti che leggeranno questo libro è l’amicizia, con l’invito a confidare su chi ti vuole davvero bene: «Diciamo che Amelia vive questo suo percorso di crescita anche grazie agli amici che la aiutano a tirare fuori quel coraggio che forse lei, per carattere, non ha perché tende a sottovalutarsi. Sicuramente circondarci di persone che in modo disinteressato vogliono il nostro bene e ci amano per quello che che siamo è importantissimo».
Quella di Pavan è una scrittura frizzante, la storia è divertente e per nulla scontata.
Elisa e Amelia sono la stessa persona? «La storia nasce da uno spunto autobiografico, nel senso che anche da ragazza ero fan di una boy band, i Take That, e dopo tanti anni sono andata al concerto che hanno tenuto a San Siro. L’idea era di dire cosa potrebbe succedere se una ex ragazza avesse davvero l’opportunità di conoscere i suoi miti giovanili per quello che sono veramente e non attraverso l’immagine mediata dal glamour di quel mondo fatato che è la musica».
«L’ambizione era creare una storia ironica e divertente. Facendo un altro lavoro, il tempo della scrittura sono stati i miei momenti di libertà. Cioè le ore in cui vogliamo rilassarci. Per scrivere dovevo divertirmi». E c’è riuscita, come si dice se tu ti diverti scrivendo il lettore si divertirà leggendo. E così è. Un libro dolce come una banofee pie, la deliziosa torta al caffè con la quale Amelia strega i suoi amici musicisti e della quale regala la ricetta.
S.E.C. Spa – Divisione Commerciale Publia : P.IVA 00111740197
Via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona : Via Cavour, 53 - 26013 Crema : Via Pozzi, 13 - 26041 Casalmaggiore