18 Settembre 2024 - 17:37
Massone, Mazzini, Maja e Barbante
CREMONA - «Stiamo bene, siamo partiti in anticipo e il nostro percorso di crescita è stato lineare ma sempre costante».
Federico Massone e Simone Barbante della Juvi Ferraroni (play e pivot) sono stati presentati nella sede de Al Centro. A fare gli onori di casa Michele Mazzini e Isabella Maja: «Ci fa molto piacere rinnovare per il terzo anno la sponsorizzazione con la Juvi. Siamo legati al territorio e la Ferraroni che rappresenta al meglio la nostra provincia».
Massone ha voglia di rivincita: «Vengo da una stagione travagliata a Verona a causa degli infortuni. Sto bene finalmente e ho voglia di dimostrare il mio valore. A Cremona abbiamo iniziato forte, partendo dalle idee di base ma imprimendo un ritmo alto che è quello che vuole il coach. Nell’ultimo torneo vinto a Modena siamo riusciti a imporre la nostra idea di basket e i risultati si sono visti sul campo».
Barbante, barba e occhio sveglio, annuisce: «È vero, al torneo si è vista la nostra idea di basket. Abbiamo giocato contro squadre importanti e siamo stati precisi. Vogliamo correre il campo e lo stiamo facendo bene. Sappiamo di dovere ancora migliorare, quello è chiaro, ma siamo sulla strada giusta».
Barbante arriva da Treviglio. L’impatto con la nuova città è stato ottimo. «A Cremona c’è tutto. Qua c’è un ambiente famigliare e aiuta la vita dentro e fuori dal campo».
Massone ha lo sguardo da bravo ragazzo: «Cremona è ospitale, tutto è a portata di mano. Ho fatto due passi in centro in questi giorni e tutti parlano di Juvi come l’unica squadra di Cremona... La società ha tanta storia ma allo stesso tempo è giovane visto che con la famiglia Ferraroni è cresciuta dai campionati minori fino alla serie A2. C’è entusiasmo e voglia di continuare a stupire».
Allenarsi in un palazzetto e giocare in un altro non disturba i due giocatori: «Non mi dà fastidio» parte Massone. «Anche a Verona ho vissuto la stessa cosa. Il PalaCava è tutto nostro ed è perfetto. Abbiamo la sala pesi e quanto ci serve. Al PalaRadi siamo stati poche volte, durante la stagione lo faremo di più ma non è un problema. Non mi disturba».
Dello stesso avviso anche Barbante: «Non è un problema. Sono poche le squadre che si allenano nel palazzetto dove giocano le gare ufficiali. Al PalaCava c’è tutto quello che serve. Giocare in un altro palazzetto non sarà un problema».
Barbante è il pivot perfetto per il basket moderno con gioco da sotto e tiro dalla distanza: «È vero che rispetto al passato si cerca di fare tirare di più i lunghi, ma è un’abilità che avevo fin da bambino. Da lì partivo e poi ho iniziato a fare gioco interno. Cosa cambia quest’anno? In questa stagione mi trovo con più responsabilità e voglio farmi trovare pronto».
Massone è giovane (26 anni) ma esperto della categoria: «Questa è la mia nona stagione in serie A2. Sono cambiato fisicamente negli anni, la mia è stata una professione. So di avere una taglia importante per essere un play. Quindi so di potermi dedicare a tante cose dalla difesa ai rimbalzi, dagli assist ai canestri. Devo essere bravo a capire qual è la cosa che serve a seconda della situazione. Che campionato mi aspetto? Impegnativo, con poco margine di errore. I tanti turni infrasettimanali sono pesanti ma servono per tenersi sempre sul pezzo senza esaltarti dopo una vittoria o abbatterti dopo un ko».
Barbante aggiunge: «È il primo anno dove si gioca a girone unico, siamo partiti un po’ prima per farci trovare subito pronti. Sarà una stagione dura, ma molto interessante».
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