30 Ottobre 2022 - 09:10
CREMONA - La sfida contro l’Udinese (stadio Zini, ore 15) non è una partita come tutte le altre. Non può esserlo per tutto quanto l’ha preceduta e per tutto quello che potrebbe seguire questa sera. Le premesse raccontano che la Cremonese è arrivata a un punto della stagione in cui le difficoltà cominciano a moltiplicarsi: la mancanza di una vittoria demoralizza e si fanno più pesanti le responsabilità di una squadra che non può più concedersi errori. Un altro risultato negativo aggraverebbe il deficitario stato di cose che statisticamente rende già ridotte al lumicino le possibilità di vedere la fine di un tunnel nerissimo. Massimiliano Alvini si gioca oggi carte importantissime, consapevole che potrebbero anche essere le ultime. Se la società per bocca di Giacchetta da una parte salva le prestazioni offerte in campo, dall’altra gli occhi saranno puntati tutti sui giocatori, gli unici che nel rettangolo di gioco sono in grado di decidere le sorti del match.
Sicuramente l’Udinese non è l’avversario ideale, non rientra nella cerchia degli scontri diretti ed è un’altra big che non lascia scampo. L’ex Fabio Rossitto ha detto che sono gare di questo genere a poter riservare delle svolte inattese, ma per crederci sarebbe necessario vedere in campo una Cremonese perfetta: non solo bella da vedere ma anche concreta, capace insomma di completare l’opera senza fermarsi alla sola prestazione. Serve qualcosa in più, perché di rammarichi ne sono già stati spesi a iosa e tutti per motivi diversi: una volta il portiere, una volta la squadra che non gira, un’altra ancora il rigore fallito e così via. Oggi prima di tutto è necessario andare oltre i propri limiti, che non sono pochi. Il punto fondamentale è che nessuno potrà permettersi errori, dalla panchina ai giocatori. Lo stadio sarà al fianco della squadra, il sostegno non mancherà come avvenuto fin dalla prima giornata, ma in vista della lunga sosta uno squillo sarebbe gradito.
Quanto al futuro, tutto ruoterà attorno al risultato, non ci si scappa. Le decisioni da affrontare non saranno semplici, perché la Cremonese sarà attesa da un ciclo di tre gare in sei giorni prima della lunga sosta invernale tra Salernitana, Milan ed Empoli. La Cremonese riparte per colmare i quattro punti che la separano dalla zona salvezza. Una distanza che potrebbe sembrare colmabile ma il passo appare assolutamente difficile.
Alvini per la gara di oggi rinuncia ancora a Chiriches in difesa ma tra i convocati ritornano sia il portiere Radu che l’esterno Zanimacchia. L’allenatore di Fucecchio ha solo l’imbarazzo della scelta e può benissimo optare per una difesa a quattro oppure per quella a tre, schierandosi specularmente all’Udinese. Contro la Sampdoria il ritorno al modulo originario ha dato vita ad un’ora di gioco tatticamente ordinata prima che le scarse energie facessero emergere ancora difficoltà nei duelli individuali che sono costati un gol pesantissimo. Dall’altra parte l’Udinese ha vissuto un momento prolifico arrivando anche tra le prime posizioni in classifica, ma i due punti raccolti nelle ultime tre uscite hanno ridimensionato la classifica. L’accesso alle Coppe però è alla portata e la squadra di Sottil vuole tornare a prendersi l’intera posta in palio.
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