08 Luglio 2025 - 12:18
PIADENA DRIZZONA - A quasi otto mesi dalla scomparsa, era il 17 novembre dello scorso anno, sarà la Casa del Mantegna di Mantova ad ospitare la prima mostra postuma dedicata a Giuseppe Morandi, dal titolo è Giuseppe Morandi - fotografie ritrovate. La presentazione è avvenuta ieri mattina a Mantova alla presenza di Gianfranco Azzali della Lega di cultura di Piadena, Matteo Rebecchi presidente del consorzio di cooperative Pantacon, del consigliere Massimiliano Gazzani per la Provincia di Mantova e Moira Sbravati per la Casa del Mantegna.
La mostra ripercorre attraverso oltre 100 scatti - per lo più inediti - l’attività di fotografo di Morandi, straordinario artista e organizzatore di cultura, fondatore nel 1967 della Lega di cultura di Piadena insieme ad Azzali. Morandi, morto a 87 anni il 14 novembre 2024, ha lasciato oltre 10mila fotografie scattate tra la fine degli anni ’50 del Novecento e oggi che sono state oggetto di pubblicazioni e mostre in Italia e nel mondo.
«La mostra restituisce lo sguardo del fotografo sul mondo. Uno sguardo che è rimasto lo stesso – attraverso la macchina fotografica e la cinepresa - nel corso del tempo ma che ha incontrato persone, luoghi, riti, identità in mutamento: dalla fine della millenaria civiltà contadina della bassa Padana alla vita delle città di provincia, dai nuovi lavoratori nelle campagne della bassa pianura padana agli immigrati, dal Vho di Piadena alle banlieue parigine. Un racconto rinnovato, intimo e pubblico allo stesso tempo: sempre dalla stessa parte, sempre con le persone», commenta Rebecchi.
L’idea di una mostra di fotografie inedite nasce tra il 2019 e il 2020 quando si riprende il lavoro sull’archivio di negativi che Morandi conservava a casa sua e che necessitava di un rinnovato lavoro di analisi, riorganizzazione e conservazione. Un gruppo di scatti - 300 fotografie circa – già dagli anni ‘90 è presente presso il Centro Studi e Archivio della Comunicazione della Università di Parma. Una consistente parte della produzione del fotografo piadenese (circa duemila immagini) è stata poi digitalizzata e catalogata tra il 2011 e il 2012 grazie all’intervento di Regione Lombardia all’interno di una più ampia operazione coordinata dall’Archivio di Etnografia e Storia sociale per la costituzione del Registro delle Eredità Immateriali della Lombardia – R.E.I.L..
Nel momento in cui si riprendono le fila di questa operazione di riorganizzazione dei tanti materiali fotografici, emergono naturalmente immagini che testimoniano i differenti livelli di intervento che Morandi compie in tutta la sua vita di intellettuale, artista e politico. L’esplodere della pandemia interrompe questo lavoro di riorganizzazione ma tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 il lavoro di schedatura dei materiali si completa andando così a completare il quadro della sua produzione e lo stesso fotografo accetta con entusiasmo l’idea di tornare a far parlare le sue fotografie.
A conclusione del percorso espositivo è allestita una sezione video in cui viene proposto il documentario di Pierluigi Bonfatti Sabbioni, Massimiliano Osini e Matteo Scaglioni dal titolo Giuseppe Morandi da Piadena. L’omaggio a Morandi si completa con la pubblicazione di un libro fotografico collegato alla mostra a cura di Rebecchi e Azzali con una nota introduttiva di Paolo Barbaro e Peter Kammerer.
L'inaugurazione sarà sabato 12 luglio 2025 alle 18. La mostra – ad ingresso gratuito – rimarrà aperta fino a domenica 24 agosto dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13, il sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 9.30 alle 12.30.
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