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LETTERATURA PER RAGAZZI

Dal remo alla penna: il debutto di Valentina

Da agosto ‘Il Bambino e il Maestro’, esordio narrativo dell’oro olimpico Rodini

Barbara Caffi

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17 Luglio 2024 - 09:17

Dal remo alla penna: il debutto di Valentina

Valentina Rodini e un disegno di Angelo Ruta

CREMONA - È il libro che non ti aspetti, un romanzo per ragazzi - nella sua forma più classica di Bildungsroman - che segue la crescita e le avventure di un bambino che vuole diventare grande ma non vuole perdere sé stesso. Il Bambino e il Maestro segna l’esordio narrativo di Valentina Rodini. Cremonese, atleta delle Fiamme Gialle, Rodini ha scritto la storia del canottaggio italiano vincendo l’oro olimpico a Tokyo 2020, prima italiana (con la compagna Federica Cesarini) ad affermarsi nel doppio pesi leggeri donne. Mancata di un soffio la qualificazione per Parigi, si è recentemente cimentata nel triathlon (nuoto, ciclismo e corsa), sbaragliando gli avversari nella sua prima gara. E ora il debutto narrativo.

«Scrivere mi è sempre piaciuto - ammette Valentina -, ho frequentato il liceo classico e ho sempre avuto una grande passione per la letteratura. Dopo Tokyo, ho cominciato a scrivere un libro sul canottaggio. Però si è rivelato troppo impegnativo, anche perché volevo farlo bene. Perciò ho accantonato il progetto e ho pensato a qualcos’altro. È stata una mia compagna di squadra, Giovanna, a suggerirmi l’argomento».

Nel romanzo, si narra quindi di un bambino che diventa grande, superando una serie di avventure, incontrando chi gli può dare una mano e qualche volta arretrando di qualche passo. Perché la vita è così, un percorso tortuoso e mai. Come in una favola, il Bambino incontra degli animali e ciascuno di loro gli insegna una virtù da perseguire.

la copertina

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«Imparare a crescere - dice Rodini - è prima di tutto rimanere fedeli a sé stessi, ai propri principi e ai propri valori. Un ragazzo, un adulto dovrebbe potersi riconoscere nel bambino che è stato». Nella nota introduttiva, scrive: «Questa storia è nata dentro di me, un passetto alla volta. Una storia che parte da lontano, dal mondo dei piccoli (…) È la storia di un Bambino che vuole iniziare una nuova avventura ma, come spesso accade quando si è in procinto di partire, ha bisogno di una piccola spinta. Nel viaggio il Bambino non è solo, e ogni incontro che fa custodisce qualcosa di importante (…). Per farla breve, è la storia di chi è in movimento e vuole accelerare il passo, ma talvolta ruzzola indietro». Le ore dedicate alla scrittura sono state ritagliate agli impegni lavorativi e alle ore dedicate ogni giorno agli allenamenti: «Dovevo scegliere se scrivere o leggere... sul comodino ho un romanzo fantasy, credo che sia lì da almeno un anno. Anche perché non voglio rinunciare a vedere le mie amiche», racconta.

Finito il libro, grazie all’amica Cristina Coppola che le ha suggerito di rivolgersi a un’agente, Rodini è approdata al settore ragazzi dell’Einaudi. Il volume, in libreria dal 27, è impreziosito dalle illustrazioni di Angelo Ruta, illustratore (e non solo: è anche sceneggiatore e regista) per Einaudi ragazzi, Carthusia e diverse altre case editrici. Fa effetto passare da un file sul pc a un oggetto fisico, che si può toccare e sfogliare? «Veramente il libro non ce l’ho - risponde Valentina ridendo -, spero che me lo mandino altrimenti lo comprerò! Tra l’altro, non solo non ho il libro, ma non ho neppure il pdf definitivo: in pratica ho solo una bozza. Sono molto curiosa».

Una certezza comunque c’è: la prima presentazione si farà a settembre, alla Feltrinelli. «Dobbiamo ancora definire la data perché allora sarà già ripresa l’attività agonistica e ci si deve incastrare - spiega l’atleta scrittrice -. Oltre al libro, presenterò dei laboratori che farò con i bambini. Credo che con loro ci si possa divertire e li si possa far divertire anche mentre si insegna qualcosa. Inoltre è bella l’idea di trasmettere quello. È un’idea che mi piace molto».

Tanta attenzione al mondo dell’infanzia non deve sorprendere. «Mia mamma - dice Valentina - è da sempre impegnata come educatrice, perciò di certi temi sento parlare da quando sono piccola. Le dico sempre che lei ha tanti figli preferiti». Gelosa? «Certo - risponde ridendo -. Io e mio padre siamo le ultime ruote del carro».

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