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AL MUSEO DEL VIOLINO

Krylov sul filo del rasoio: concerto memorabile nella sua Cremona

Serata per il Rotary Club Monteverdi a favore del progetto di Fondazione Occhi Azzurri Onlus

Giulio Solzi Gaboardi

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23 Marzo 2024 - 09:25

Krylov sul filo del rasoio: concerto memorabile nella sua Cremona

(FotoLive/Paolo Cisi)

CREMONA - Un istante di attesa prima del suo ingresso. Silenzio totale in sala. Il maestro, dietro le quinte, sta ancora accordando il suo strumento. Cremona è la sua casa. Da sempre. Tanto più ora che ne è cittadino onorario. Eppure, per lui, il rito è ancora sacro: con la musica non si scherza, neanche quando l’intero Auditorium del Museo del Violino ti aspetta adorante. È come sempre Sergej Krylov a scatenare tanta gioia nel pubblico cremonese.

L’Auditorium tutto esaurito da settimane per il concerto organizzato dal Rotary Club Cremona Monteverdi a sostegno del progetto di Fondazione Occhi Azzurri Onlus per la realizzazione del nuovo Centro riabilitativo e ricreativo Sinapsi CR² che sta per essere ultimato e che diventerà un punto di riferimento nazionale per le malattie del neurosviluppo.

duo

Enrico Basola e Roberto Codazzi

A salutare per primo il pubblico è Enrico Basola, presidente del Rotary Club Cremona Monteverdi, che conferma il successo della serata, il cui intero ricavato andrà in beneficenza: «Abbiamo raccolto più di 17 mila euro – annuncia Basola, interrotto dall’applauso felice del pubblico –. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il contributo di tutti gli spettatori, ma anche del maestro Krylov, che da subito ha abbracciato il progetto, dando la disponibilità gratuita. Grazie al maestro Krylov che dimostra amore affetto per la ‘sua’ città».

La serata era finalizzata infatti a raccogliere fondi per il Service ‘I disturbi del neurosviluppo: la musica che cura’ del Rotary Club Cremona Monteverdi dedicato al tema della disabilità nei bambini e negli adolescenti. L’impegno della serata si ispirava a una splendida frase di Ezio Bosso, caro amico di Krylov, che inizia così: «La musica ti salva la vita».

Oltre al romanticismo della frase, dal punto di vista tecnico sono tantissimi negli ultimi anni gli studi incentrati sulle capacità terapeutiche della musica. A fare gli onori di casa è il direttore artistico Roberto Codazzi, che racconta i brani in programma: «Tutti pezzi virtuosistici che hanno reso famoso il nostro beniamino Krylov». Tutti brani di altissima complessità tecnica.

A Krylov, accompagnato al piano da Nefeli Mousoura, da sempre piace danzare sul filo del rasoio, giocare con il rischio, sfiorare l’assurdo. Lo dimostra il suo suono mai banale, mai prevedibile, anche in brani arcinoti come la Sonata per violino e pianoforte del belga César Franck, un pezzo grandioso, di straordinaria portata romantica. Krylov si conferma non solo l’istrionico ed eccezionale esecutore che ben conosciamo e che a volte ci limitiamo a scrivere, ma anche e soprattutto un interprete consapevole, di gran gusto, di spiccata intelligenza espressiva. Nulla è per caso. Magistrale nei pizzicati, con quel sorriso sardonico, di chi sa cosa sta facendo.

Il secondo pezzo in programma è la Suite populare spagnola di Manuel de Falla, un trionfo della tradizione musicale iberica tra romanticismo e suprema libertà e giocosità. Incarna bene l’anima di un russo che ha messo le sue radici nel Mediterraneo (o, meglio, nel Po). Sempre ispanica l’atmosfera che guida i momenti più sfavillanti della sera. Si continua infatti con la Danza Spagnola da La Vida Breve di de Falla/Kreisler. Il concerto si chiude con la famigerata Zingaresca di Sarasate, pezzo di fiammeggiante virtuosismo. Come bis, in risposta a un’accoglienza calorosissima, con tanto di standing ovation, Leibesleid di Kreisler. Un concerto memorabile.

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