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#DIRITTODICRITICA: «Addio fantasmi», la recensione

L’allestimento contraddistinto da una correttezza formale, la coppia Lagani/De Angelis «servitori» del testo

La Provincia Redazione

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20 Febbraio 2023 - 15:54

#DIRITTODICRITICA: «Addio fantasmi», la recensione

CREMONA - Nuovo appuntamento con #DIRITTODICRITICA, l'iniziativa organizzata dal giornale La Provincia e da Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli, che offre agli studenti delle scuole cremonesi la possibilità di esprimere il loro giudizio motivato e argomentato sugli spettacoli in cartellone al Ponchielli. Si prosegue con «Addio fantasmi»: leggi la recensione qui sotto.

ALDOVINI BIANCA – 3 LICEO CLASSICO MANIN

La sera del 15 marzo le attrici Anna Bonaiuto e Valentina Cervi al teatro Ponchielli hanno portato sul palcoscenico il romanzo di Nadia Terranova “Addio fantasmi”, finalista al premio Strega 2019. È stata rappresentata la storia di Ida, una donna di Roma che viene richiamata dalla madre nella città natale, Messina, per ristrutturare la loro casa, per poi metterla in vendita. Ida deve decidere quali cose tenere con sé e quali buttare. Nei giorni trascorsi a Messina con sua madre a Ida riaffiorano i ricordi dell’infanzia e della giovinezza disturbata dai genitori: quando Ida era piccola, la madre era molto assente e lasciava la bambina sola con il padre malato, che poi andò via di casa senza fare più ritorno. Ida appare come una persona inquieta proprio perché ha avuto un’infanzia difficile; non comprende perché la madre non aiutò il marito condizionato dalla malattia. Ida tenta di parlare con la madre delle vicissitudini trascorse. Il pubblico assiste sia al flusso di pensieri che pervade Ida, sia alle discussioni che lei ha con sua madre. Le scene sono ambientate tutte nel salotto della casa di Messina. Altri personaggi e ambienti sono stati ricreati con effetti visivi e sonori efficaci: le voci del padre, dei vicini di casa, dei carpentieri, del compagno di Ida Pietro risuonano in modo efficace. Lo spettacolo mette in luce il rapporto spigoloso che c’era tra madre e figlia e la personalità instabile di Ida. Dopo un’analisi della trama ci si potrebbe aspettare che tutta la recita sia basata su dialoghi profondi riguardanti il rapporto madre-figlia, mentre è stata prevalente la narrazione di vari episodi avvenuti nella città dello Stretto. “Addio fantasmi” in sessanta minuti è capace di sviluppare nelle menti degli spettatori riflessioni sull’importanza del confronto in famiglia e in generale in ogni situazione di conflitto.

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