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SONCINO

Parco della Pedrera chiuso per 10 giorni: «Troppo chiasso»

Il sindaco Gabriele Gallina chiarisce: «Per noi, i locali di intrattenimento possono rimanere aperti sempre, ma serve trovare il giusto equilibrio tra l'attività economica e il diritto al riposo dei cittadini»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

09 Agosto 2025 - 17:13

Parco della Pedrera chiuso per 10 giorni: «Troppo chiasso»

SONCINO - Sigilli al Parco della Pedrera: nel borgo non si balla più? Non proprio, ma c’è del vero. La notizia di una possibile chiusura imposta da Piazza Garibaldi per via del chiasso nel fine settimana circolava da un paio di giorni. E adesso è arrivata l’ufficialità: «Si, confermo che è stata emessa un’ordinanza che ha sospeso per 10 giorni l’esercizio dell’attività e quindi della musica nella zona esterna del locale – ha chiarito il sindaco Gabriele Gallina –. Ribadiamo che i locali di intrattenimento in via Brescia, per quanto riguarda l’amministrazione comunale, potrebbero stare aperti ventiquattr’ore al giorno e sette giorni su sette, sia d’estate che di inverno, però si deve trovare il giusto equilibrio tra la legittima attività economica delle imprese e il diritto al riposo dei cittadini specialmente nelle ore notturne».

«Ovviamente – racconta il primo cittadino – questa ordinanza arriva dopo numerose segnalazioni dei cittadini e altrettanti avvisi e suggerimenti nostri e della Polizia locale al gestore per ridurre il livello della musica, che sono stati per diverse settimane ignorati. Pertanto – chiosa – non abbiamo avuto altra opzione che effettuare le rilevazioni fonometriche che hanno certificato il superamento dei livelli del rumore e hanno dato seguito all’ordinanza di sospensione dell’attività».


Ma andiamo per gradi. Di chi stiamo parlando? Cos’è successo? Perché? E, soprattutto, cosa cambia da domani? Innanzitutto, sotto i riflettori c’è una riserva naturalistica meravigliosa: la Pedrera, nel cuore del Parco dell’Oglio Nord. Qui, da decenni si radunano giovani da tutta la provincia, ma anche dal Nord Italia e non solo, per ballare, bere, divertirsi e godersi la natura. Nel tempo, sempre sotto la stessa gestione, il Parco ha cambiato nomi e forme, ospitando adesso un ‘club culturale’, ma la sostanza è rimasta la stessa. La Pedrera era e rimane il cuore della movida soncinese, cremonese, bresciana e bergamasca. Al pari del vicino e ‘cugino’ River che, non a caso, aveva in passato sperimentato guai simili e con cui battaglia amichevolmente per il ruolo di re della notte.


C’è un problema atavico però. I ragazzi da che mondo è mondo vogliono ridere e scatenarsi e, sì, la musica piace a tutti, ma ci sono dei limiti. E, a detta dei residenti di via Brescia e dintorni, questi limiti sarebbero stati ampiamente superati. Da qui la richiesta di un giro di vite al Comune che ha immediatamente mobilitato forze dell’ordine e squadre di tecnici per verificare la fondatezza delle lamentele. Rilevazioni fonometriche alla mano, si è passati al dialogo ma la diplomazia non è bastata e, in extrema ratio, è arrivata la stangata. Relativamente leggera per ora ma, stando agli uffici, se dopo questa prima bacchettata dovesse riproporsi il problema non resterà che l’opzione del pugno di ferro.

Beninteso: la Pedrera e il suo club non hanno le mani legate e, tecnicamente, possono continuare a lavorare anche durante questo breve e particolare lasso di tempo (l’ordinanza è valida fino al 18), però solo al chiuso, perché la stretta municipale riguarda appunto gli spazi esterni. In sostanza: feste entro quattro mura sì, magari con l’aria condizionata al massimo, però fuori non deve volare una mosca o la situazione peggiorerà. E intanto la cittadina si divide, con una spaccatura quasi generazionale: da un lato i giovani che storcono il naso per la botta inaspettata, dall’altro chi plaude a un rigore che ripristina i sogni d’oro della contrada.

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