09 Agosto 2025 - 05:15
CASTELLEONE - Un’opera attesa da anni, costata oltre mezzo milione di euro, pensata per collegare due realtà gemelle che erano prossime a una fusione sfiorata e, soprattutto, per cambiare il modo in cui ci si muove sul territorio: sarà inaugurata domenica 24 la nuova pista ciclabile Castelleone-Fiesco, la prima vera ciclabile extraurbana castelleonese. Un tracciato lungo 1.650 metri, largo tre, sviluppato a margine della provinciale 20, che parte dalla zona di Le Valli, nei pressi di Santa Maria in Bressanoro, e prosegue fino a Fiesco attraversando rogge, terreni agricoli ed elementi paesaggistici caratteristici della campagna cremonese e cremasca.
«Si tratta della prima vera e propria ciclabile castelleonese con un tragitto extraurbano – sottolinea il sindaco Federico Marchesi – e non è un punto d’arrivo, ma di partenza. L’obiettivo è costruire una rete ampia di mobilità dolce che colleghi Castelleone all’Area Omogenea cremasca, offrendo un’alternativa concreta al traffico su gomma, nel rispetto dell’ambiente. In questo progetto abbiamo creduto fin dall’inizio, e siamo orgogliosi di aver mantenuto l’impegno».
Il cantiere è stato particolarmente complesso, anche per via degli imprevisti legati all’impennata dei costi delle materie prime e agli interventi tecnici necessari per adattare il percorso al contesto. Sono stati realizzati due ponticelli per l’attraversamento della roggia Madonna Gaiazza, predisposti impianti idraulici per mantenere la continuità dei canali irrigui e installate strutture di sicurezza come il guardrail nel tratto più vicino alla provinciale, poco oltre il parcheggio del ristorante Tatamata.
A pesare sul costo finale, salito a 541mila euro, anche gli espropri concordati con i proprietari dei terreni e la predisposizione dell’illuminazione. Non sono mancate infine le polemiche, sollevato dalla minoranza del Centrodestra, per le compensazioni ambientali: gli alberelli piantati in via Pretura, infatti, sono morti e andranno sostituiti. Tornando al portafogli, a sostenere finanziariamente il progetto è stato un mutuo ventennale a tasso zero ottenuto dal Comune tramite il Credito Sportivo, che ha permesso di diluire l’investimento nel tempo senza gravare sul bilancio locale.
«La pista non è soltanto un’opera pubblica – continua Marchesi – ma un tassello di una visione più ampia. Ora guardiamo verso Madignano. Il progetto per collegarlo direttamente col Santuario, raccordandoci poi con Crema è già in fase di definizione. Sarà un intervento più complesso e più costoso rispetto alla Castelleone-Fiesco, ma crediamo fortemente anche in questo sviluppo. Immaginate di poter pedalare da Crema a Castelleone senza soluzione di continuità, in sicurezza e immersi nella natura. Non è utopia, è un progetto in cui credere».
Con la ciclabile Castelleone-Fiesco, la mobilità sostenibile entra davvero nel cuore del territorio. E l’inaugurazione del 24 non sarà solo il taglio del nastro di un’opera pubblica: sarà il primo passo concreto di un percorso nuovo, pensato per unire comunità, migliorare la qualità della vita e rispondere alla domanda, sempre più forte, di infrastrutture moderne, sicure e rispettose dell’ambiente.
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