Caso Tari: «Il cittadino non è stato trattato da evasore»

PIZZIGHETTONE - «Nessuno ha trattato il cittadino in questione come un evasore, le lettere di riscossione vengono inviate automaticamente da una società esterna e in municipio gli è stato spiegato che l'errore è dovuto probabilmente ad un codice digitato in modo sbagliato presso l'ufficio postale. Anche perché a noi davvero quella rata Tari non è mai arrivata». A replicare al pizzighettonese che nei giorni scorsi si è rivolto al nostro giornale per lamentare la multa ricevuta in seguito ad un presunto mancato pagamento della tassa (cosa che lui nega con tanto di ricevuta alla mano) è il sindaco Luca Moggi

Ieri mattina, insieme alle addette dell'ufficio ragioneria e all'assessore al Bilancio Anna Alquà, ha subito tentato di capire a cosa si riferisse l'articolo riportato su queste colonne. «Suppongo, perché è l'unico caso di cui siamo a conoscenza, si tratti di un presunto mancato versamento di 56 euro relativo al 2021 – dice il sindaco –. Per il quale l'eventuale mora applicata sarebbe di 2 euro. Non mettiamo in dubbio che il cittadino abbia effettivamente versato la Tari, anche perché le altre rate risultano regolarmente pagate, ma il punto è che nelle nostre casse quella somma non c'è. E dunque in questi casi automaticamente partono gli accertamenti e il recupero crediti, procedura affidata ad una ditta esterna. Probabilmente, nel momento in cui è stato digitato il codice del Comune, per errore è stato inserito quello di un altro ente. Che ha incassato al posto nostro. È già capitato in passato. Spetta al cittadino che ha effettuato l'operazione recarsi allo sportello in cui ha versato per risalire al destinatario della somma, si procede poi con uno storno».

Ha pagato la Tari, «ma mi hanno multato»

Disguido, disservizio o ‘mala burocrazia’? Lo sfogo di un pensionato di Pizzighettone. Ha la ricevuta di pagamento della tassa rifiuti, ma non basta per annullare la sanzione