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PIADENA DRIZZONA

‘Macroscuola’, i ragazzi della 3ªB del Sacchi reimmaginano le aree dismesse

L’istituto casalasco ha vinto la selezione regionale e a fine maggio presenterà il proprio elaborato nella fase nazionale a Roma

Antonella Bodini

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07 Maggio 2025 - 15:29

‘Macroscuola’, i ragazzi della 3ªB del Sacchi reimmaginano le aree dismesse

PIADENA DRIZZONA - Cimentarsi nella progettazione di spazi urbani partendo dalla riqualificazione di aree dismesse. Arriverà alla fase nazionale il progetto di riqualificazione di un’area dismessa e la sua trasformazione in spazi destinati ad eventi culturali ideato dai ragazzi della classe 3ª B dell’Istituto G. M. Sacchi di Piadena Drizzona. Nell’ambito del concorso indetto da Ance Giovani Lombardia, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, l’istituto casalasco ha infatti vinto la selezione regionale e a fine maggio presenterà il proprio elaborato nella fase nazionale a Roma.

«L’attività proposta rientra nell’ambito del concorso ‘Macroscuola - Uno spettacolo di rigenerazione’ cui il nostro istituto partecipa ormai da diversi anni – spiega Camilla Girelli, docente di tecnologia – Quest’anno abbiamo presentato due diversi progetti con le due classi terze di Piadena Drizzona e nella graduatoria regionale la classe 3ª B si è classificata al primo posto, con accesso dunque alla fase nazionale del 27 maggio a Roma».

La finalità dell’iniziativa era quella di provare a individuare un’area abbandonata o degradata realmente esistente per riqualificarla in uno spazio destinato ad eventi culturali. «Il progetto vincitore riguarda la riqualificazione dell’ex Manicomio di Mombello a Limbiate, Monza Brianza: l’idea dei ragazzi è stata quella di rievocare la funzione originaria della struttura psichiatrica in una chiave positiva, non solo vedendo il manicomio come un luogo di solitudine e privazione, ma come espressione di libertà creativa e di pensiero».

E così la follia psichiatrica è diventata una sorta di ‘follia creativa’ all’interno di quello che i ragazzi hanno ribattezzato Mombello Park, il Museo delle Illusioni. «Il lavoro si è svolto da dicembre ad aprile e nel corso di questi mesi gli alunni hanno portato avanti un vero e proprio lavoro di gruppo, elaborando disegni tecnici, schemi e testi necessari ad illustrare le loro idee, con concetti di bioedilizia, risparmio energetico e sostenibilità. Ad ogni padiglione è stata assegnata una diversa funzione: dalla storia dell’ex complesso, alla ricreazione della condizione degli ex ricoverati attraverso effetti tecnologici e illusioni ottiche, fino al bookshop e area ristoro. Il ‘Mombello Park’ è stato anche studiato per essere altamente ecologico grazie all’utilizzo di materiali sostenibili, come il biomattone, e l’uso di pannelli fotovoltaici, luci led, recupero dell’acqua piovana».

Una vera e propria progettazione di uno spazio urbano che ha colpito per qualità, cura e creatività. «I ragazzi si sono davvero impegnati molto, con determinazione ed energia, hanno pensato e progettato tutto nei minimi dettagli sia per quel che riguarda i padiglioni ma anche la parte esterna con anfiteatro e area bambini». Una lavoro che ha toccato temi quali la sostenibilità, l’innovazione e la creatività e ora è pronto per arrivare alla fase nazionale.

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