28 Aprile 2025 - 05:15
Raffaele Capperi a San Pietro. A destra, l'ultimo saluto al Papa
MONTICELLI - Un impegno gli ha impedito di essere presente il giorno del funerale, ma Raffaele Capperi ha voluto comunque rendere omaggio a papa Francesco ed è stato ammesso ad un ultimo saluto speciale, in preghiera a fianco della bara. Nei giorni scorsi sul nostro quotidiano l’influencer monticellese, affetto dalla sindrome di Treacher Collins e ricevuto su invito proprio da Bergoglio il 26 aprile del 2023 in virtù della sua battaglia contro il bullismo, aveva raccontato del legame speciale che lo legava al pontefice fin dalla sua proclamazione.
Ma aveva anche espresso il rammarico di non poter essere presente sabato: «Ho un impegno a Venezia e intendo andare per mantenere la promessa fatta al papa di continuare a parlare ai ragazzi nelle scuole». Venerdì mattina, però, ha deciso di viaggiare in giornata. E così Raffaele è salito sul primo treno disponibile: «Sentivo un peso, quasi come se fosse un senso di colpa. Fino a quando ho detto a mia madre ‘Adesso preparo la borsa e vado a Roma, sento dentro che devo farlo’». Partenza alle 11 e arrivo nella capitale alle 15.30.
«Mentre ero ancora in stazione mi è arrivato un messaggio di allerta che annunciava che i cancelli di San Pietro sarebbero stati chiusi alle 17 – racconta –. Avevo paura di non arrivare in tempo. Un amico mi ha raggiunto ed è venuto con me in Vaticano, ma alle 16.15 tutte le file erano già bloccate». Poi la chiusura degli accessi e l’ingresso negato. Raffaele non ha voluto arrendersi: «Ho parlato con la guardia, spiegando che ero stato ricevuto dal papa esattamente due anni prima e che avrei solo voluto salutarlo e ringraziarlo per pochi istanti. Mi ha chiesto se avessi la ‘disability card’, io non avevo neppure pensato a quella. L’ho mostrata e allora mi ha fatto entrare per accedere alla fila».
Raffaele ha così potuto varcare la soglia di San Pietro circa due ore dopo, alle 18.25. Quando è stato il suo turno di passare di fronte alla bara, senza alcuna richiesta una guardia gli ha fatto un cenno invitandolo ad andare oltre la barriera: ha potuto così affiancarsi al papa e pregare cinque minuti in silenzio. «Non me l’aspettavo ed è stato quasi un segno. Aveva il volto sereno e guardandolo mi sono sentito in pace, perché sono riuscito a dargli l’ultimo saluto e a ringraziarlo per la grande forza che mi ha dato in questi anni. È stata una grande emozione e non la dimenticherò mai. Alle 20, quando hanno chiuso la bara del papa, ha iniziato a piovere».
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