+39 0372 404511

Cerca

ANNICCO

Via Luignano, rimossi 50 giovani pioppi

Via le piante sul ciglio della roggia Cavallina. Il Dunas: «La norma regionale di Polizia idraulica vieta la piantumazione»

Piero Zanoni

Email:

pzanoni@laprovinciacr.it

08 Marzo 2025 - 05:15

Via Luignano, rimossi 50 giovani pioppi

Alcuni dei giovani pioppi messi a dimora e poi rimossi dai volontari

ANNICCO - Stop a nuove piante lungo via Luignano. Normative regionali in materia di sicurezza idraulica non consentono, di fatto, la messa a dimora di essenze lungo le sponde dei canali a ridosso della carreggiata. La strada alberata che collega Annicco alla piccola frazione di Sesto ed Uniti era ed è ancora uno dei percorsi preferiti dei residenti e di chi ama andare in bicicletta. Costeggiata da due rogge, la comunale per tutto l’arco del Novecento ha offerto un colpo d’occhio particolarmente suggestivo: un piccolo nastro d’asfalto immerso nel verde, con le chiome di platani e robinie a creare una sorta di tunnel arboreo così folto da rendere il tratto ideale per sfuggire alla calura estiva.


Negli anni, però, diverse piante sono morte, altre sono cadute, altre ancora sono state rimosse perché a rischio. In pratica la banchina destra della via Luignano, quella costeggiata dalla roggia Cavallina, ora si trova del tutto spoglia. Nelle scorse settimane, il Gruppo Verde Annicco si è mosso autonomamente per rinaturare questo percorso. «Il Gva è nato 15 anni fa e conta 300 tesserati — raccontano Daniele Villa e Giuseppe Mainardi — di cui una quindicina effettivamente operativi. Più volte l’anno puliamo strade e rogge del territorio dai rifiuti scaricati abusivamente. A febbraio abbiamo piantumato 50 giovani pioppi bianchi nel tratto annicchese, fino al confine con Sesto».

Un paio di giorni dopo in municipio arriva una mail del Consorzio di Bonifica Dunas che impone entro 10 giorni la rimozione degli alberelli. I volontari, a malincuore, hanno dovuto togliere tutte le pianticelle, poi ricollocate in altre zone del territorio. «Siamo delusi, è inutile nasconderlo — ammettono Villa e Mainardi —. Ci hanno donato le piantine e noi le abbiamo messe a dimora per ripristinare il paesaggio che per decenni ha caratterizzato questo percorso, che all’interno del Pgt provinciale viene definito strada ecologica».

Daniele Villa e Giuseppe Mainardi

Anche il sindaco Maurizio Fornasari è rammaricato: «Sono rimasto molto stupito della richiesta da parte del Consorzio, e per noi questa è una opportunità mancata. Il luogo mi sembra adatto se non ideale per una simile piantumazione, per ragioni di carattere ambientale, paesaggistiche e di salvaguardia delle sponde». Il Consorzio Dunas spiega: «Comprendiamo lo stato d’animo dei volontari e di tutti gli annicchesi, ma riguardo alla piantumazione vi sono delle norme precise promulgate dalla Regione Lombardia alle quali tutti noi ci dobbiamo attenere. La roggia Cavallina fa parte del reticolo idrico di nostra competenza. Il regolamento di Polizia idraulica del 2010 all’articolo 3 elenca le attività vietate. Tra queste, appunto, la messa a dimora di alberature sui cigli delle sponde, salvo deroghe motivate per interventi di rinaturizzazione ambientale realizzati dal Consorzio competente».

In pratica, riporta la normativa, entro una fascia di 4 metri (per entrambe le sponde), ogni piantumazione è off limits. «Appare evidente — conclude la nota del Dunas — che la presenza di un filare di alberi lungo il ciglio della roggia Cavallina rende difficoltosa la manutenzione del canale, con tutto quello che ne consegue economicamente».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400