19 Febbraio 2025 - 08:39
Gli Unghioni del Campi (‘500) tornano a casa
SONCINO - «Nascosto e forse poco conosciuto perfino dagli stessi soncinesi. Ma abbiamo recuperato davvero un capolavoro straordinario! Fa davvero tristezza pensare che per decenni gli Unghioni, prima strappati, poi gettati e spostati di magazzino in magazzino siano finiti nel dimenticatoio. Ma adesso tornano a casa. Un bel momento!».
Così don Giuseppe Nevi, parroco del borgo medievale, annuncia quella notizia che i fedeli (e non solo) aspettavano da anni: le meraviglie del Campi, gli Unghioni del ‘500, saranno restituiti alla città dopo il maxi-restauro voluto dalle associazioni in collaborazione con la chiesa. «Sono già arrivati e si trovano in Pieve, stiamo allestendo l’illuminazione e preparando l’esposizione. Resteranno qui – annuncia l’arciprete – finché i lavori in Santa Maria delle Grazie non saranno conclusi e ci permetteranno di ricondurli alla sede originale».
Tutto è cominciato 12 anni fa, con una raccolta firme per il Fai promossa dal docente Piergiorgio Torriani (scomparso prematuramente) e poi, finalmente, nel 2018 è arrivato l’ok da curia e Soprintendenza per il salvataggio delle sei opere pittoriche del Campi che adornavano la chiesa di via Galantino. Ottomila euro sono i soldi raccolti dalla generosità delle associazioni e dei privati cittadini, gli altri coperti da parrocchia e Diocesi. Atteso e felice ritorno dunque per i sei affreschi realizzati dal pittore cremonese Giulio Campi e dalla sua bottega nel 1530. Le opere, che rappresentano i santi protettori dell’Ordine Carmelitano, furono strappate dall’abside della chiesa nei primi anni ‘60, durante un restauro e oggi si riprendono il loro meritato trono.
L’appuntamento speciale con la storia locale soncinate (passata per l’opera, presente per il miracolo ndr) sabato alle 15 in San Giacomo Apostolo: L’invito per tutti è proposto dalla pentaparrocchia insieme al Comitato Operazione Unghioni, ‘aka’ Argo, ACLI, Gruppo H Quartiere Brolo e Pro Loco che nell’ultimo decennio ha tenuto viva l’impresa del recupero degli affreschi insieme anche a una straordinaria raccolta di fondi che ha visto la partecipazione di cittadini, imprese, associazioni e altri enti: «Una testimonianza – commentano i protagonisti – di piena adesione alla conservazione della bellezza artistica presente nella comunità». Oltre a don Giuseppe Nevi e al funzionario della Soprintendenza Filippo Piazza, parteciperanno il sindaco Gabriele Gallina con la portavoce del comitato Marinella Pedrini, don Gianluca Gaiardi, incaricato diocesano per i Beni culturali, Mario Marubbi come conservatore del Museo Civico di Cremona e di Fabrizio Pollini, docente della Scuola di restauro Botticino. Poi, per la prima volta dopo tanto tempi, la visita libera tra le meraviglie.
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