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IL REPORT DI CITY VISION

Qualità della vita, al top in Italia c'è Credera Rubbiano

Sostenibilità, servizi e benessere: il paese cremasco primo nella penisola davanti a Cordovado (Pordenone), Imola (Bologna), Bagno a Ripoli (Firenze) e Treviso

Dario Dolci

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03 Febbraio 2025 - 15:56

Qualità della vita, al top in Italia c'è Credera Rubbiano

CREDERA RUBBIANO - I 1.530 abitanti del paese erano i più felici d’Italia, a loro insaputa. Almeno fino a oggi, quando è stato presentato a Milano il nuovo report City Vision sullo Smart Living. Il documento, realizzato dalla società di consulenza Prokalos, offre una panoramica sui territori più virtuosi della nostra penisola in termini di qualità della vita. Uno si aspettava di trovare in cima alla lista di gradimento qualche località di mare o di montagna, un piccolo borgo medievale o uno di quei tranquilli paesini della Toscana o dell’Umbria dove il tempo sembra essersi fermato.

Di certo, non si aspettava di vedere che in vetta alla classifica dei luoghi più vivibili d’Italia ci fosse Credera Rubbiano. Sì, avete capito bene: Credera Rubbiano. Prima davanti a Cordovado (Pordenone), Imola (Bologna), Bagno a Ripoli (Firenze) e Treviso. Queste località si distinguono per la capacità di integrare sostenibilità, accesso ai servizi e benessere, dimostrando che il concetto di Smart Living è una realtà che può migliorare concretamente la vita dei cittadini.

La classifica si basa su una serie di fattori che definiscono la vivibilità di una comunità. Innanzitutto, la disponibilità di servizi essenziali, come sanità, educazione e trasporti, ma anche l’approccio all'innovazione e la qualità dei servizi. Un altro aspetto chiave della classifica è la sostenibilità ambientale e il benessere dei cittadini. I luoghi che occupano i primi posti nella classifica sono quelli che promuovono politiche ecologiche e strategie di sviluppo a lungo termine, favorendo un ambiente sano e una vita equilibrata.

Le amministrazioni locali, attraverso politiche mirate, riescono a migliorare la vivibilità con un bilanciamento efficace tra il costo della vita e la qualità dei servizi offerti. Credera Rubbiano è indicato come esempio di come anche i piccoli borghi possano diventare modelli di sostenibilità e innovazione. Ora che l’inaspettata notizia è diventata di pubblico dominio, dovremmo forse attenderci che qualche magnate russo o qualche star del mondo dello spettacolo si trasferisca nel Basso Cremasco? O magari che George Cloney lasci Villa Oleandra sul lago di Como e Sting la sua tenuta Il Palagio nella Valdarno?

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