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SESTO

Truffe agli anziani, il raggiro del falso incidente va in fumo

Una telefonata ad una pensionata del paese, ma la vittima non ci casca: «Mio figlio è a lavoro»

Luca Luigi Ugaglia

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redazione@laprovinciacr.it

20 Gennaio 2023 - 16:58

Truffe agli anziani, il raggiro del falso incidente va in fumo

Sempre più numerosi i tentativi di truffa ai danni di persone anziane

SESTO - «Pronto? Buongiorno, suo figlio ha avuto un incidente. Chiami subito i carabinieri». Ma era tutto falso. L’ennesimo tentativo di raggirare un’anziana mamma del paese è andato in scena stamattina, quando alla pensionata, la truffatrice di turno, per rendere più credibile la storia del sinistro, ha fatto nome e cognome del congiunto. Nominativo che, ovviamente, si può facilmente individuare sulle rubriche telefoniche o in Internet.

Di solito, quando la vittima designata si fa prendere in contropiede (negli incontri che proprio il personale dell’Arma prone agli anziani a scopo preventivo lo spiegano bene) viene risposto che si può risolvere tutto versando una somma ad un avvocato, per chiudere la questione e ci si accorda per un incontro, evitando di chiamare le forze dell’ordine. Perché in caso contrario «scatterebbe la denuncia». Stavolta però è andata male alle menti del tranello, che non hanno fatto in tempo a mettere in atto la truffa perché, quando la signora ha risposto che il figlio lavora in un ufficio del paese e non si sposta mai in auto, hanno deciso di mollare la presa.

«Mi sono sentita gelare il sangue — confida comunque l’anziana —: avevo in mano le chiavi e la borsa e mi sono cadute a terra, perché ho pensato che mio figlio fosse comunque andato a Cremona; allora l’ho chiamato sul cellulare, non mi rispondeva e mi sono tremate le gambe. E ho pensato fosse tutto vero; poi ho provato con il numero fisso dell’ufficio, mi ha risposto una sua collega che me lo ha passato e quando ho sentito la sua voce, mi sono tranquillizzata». Dunque tutto bene quello che finisce bene, ma l’episodio fa suonare comunque un campanello d’allarme da non sottovalutare perché, prima o poi, potrebbe toccare a qualcun altro.

L’ultima volta che i truffatori hanno agito in quel di Sesto, riuscendo purtroppo nel loro intento, risale all’anno scorso, quando due sedicenti dipendenti di un’azienda pubblica si erano presentati a casa di un’altra pensionata, che abita nei dintorni della casa di riposo. «Dobbiamo controllare le condutture dell’acqua nella sua cucina: c’è stata segnalata una perdita con presenza di forte odore», si erano giustificati. La donna li aveva fatti entrare e approfittando di un momento di distrazione, avevano utilizzato una fialetta per simulare il fetore e rendere così verosimile il loro intervento.

Quindi erano riusciti a convincere la pensionata a depositare gli oggetti preziosi che custodiva in casa all’interno del forno, per evitare che i prodotti che loro avrebbero utilizzato per risolvere il problema annerissero gli ori, facendoli perdere di valore. L’anziana aveva seguito il loro consiglio ed era stata invitata quindi ad uscire dalla stanza per motivi di sicurezza. Gli intrusi erano quindi riusciti a dileguarsi con le tasche piene di bottino. Quando la vittima si era resa conto di essere stata derubata, aveva chiamato subito il figlio, che a sua volta ha avvisato i carabinieri. Ma dei due finti tecnici non c’era più ombra.

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