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Consiglio comunale: la minoranza va in frantumi sulla mozione di Bissolotti

Ok della maggioranza sulla richiesta di far pagare ai genitori le rette dei figli in struttura

Elisa Calamari

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02 Gennaio 2023 - 17:59

Consiglio comunale: la minoranza va in frantumi sulla mozione di Bissolotti

Giancarlo Bissolotti, Elisa Mancinelli, Egidio Sinelli e Marcello Melicchio

PIZZIGHETTONE - Se fino a qualche giorno fa da entrambe le parti si parlava di «scelta personale» senza la volontà di sottolineare le precise ragioni alla base dello scontro interno, a fare chiarezza ha pensato l’ultimo consiglio comunale: è risultato evidente come a provocare la spaccatura in minoranza sia stata anche (ma probabilmente non solo) la mozione presentata da Giancarlo Bissolotti, che chiedeva la stesura di un regolamento per la compartecipazione dei genitori al pagamento delle rette di ricovero di figli minori, quando accolti in strutture protette in seguito a provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Una mozione che non è piaciuta ad Elisa Mancinelli ed Egidio Sinelli, unici consiglieri ad essere rimasti nella compagine ‘Insieme si cambia Pizzighettone’, dalla quale si sono invece smarcati lo stesso Bissolotti e Marcello Melicchio.


«La percentuale delle famiglie o dei singoli genitori a cui viene tolto il minore e che hanno un Isee adeguato per permettersi il pagamento della retta – hanno spiegato i due consiglieri per motivare il loro ‘no’ all’atto – è veramente esigua. Quindi la mozione, così come è stata presentata, non solo non risolve il problema ma risulta strumentale. Getta fumo negli occhi e non risolve il disagio sociale. Anzi, fa passare il messaggio che la povertà, sia essa economica, educativa o sociale, è una colpa e non una condizione».

Mancinelli e Sinelli hanno così proposto a Bissolotti e alla maggioranza (che ha al contrario accolto il documento) di introdurre alcuni cambiamenti al testo: «Modifiche circa l’inserimento dell’attivazione di un percorso con tutte le forze politiche e sociali presenti nella comunità – spiegano – in cui si potessero discutere azioni e comportamenti virtuosi per aiutare le famiglie, prima che si trovino a dover vivere l’allontanamento dei propri figli e, nel caso questo sia inevitabile, per avere i giusti strumenti per seguirli e aiutarli in questo doloroso percorso. Perché è vero che il sistema di protezione dei minori comporta per gli enti locali una spesa che si aggira sugli 80-100 euro al giorno per ogni bambino ospitato, costo che grava sui bilanci comunali, ma rimaniamo fermamente convinti che la partecipazione dei genitori al pagamento delle rette non sia la soluzione».


A margine della seduta i due consiglieri di ‘Insieme si cambia Pizzighettone’ si dicono rammaricati per la mancata presa in considerazione dei loro suggerimenti e sottolineano inoltre che «è passata in sordina la comunicazione della proposta di legge presentata in Regione dal consigliere Matteo Piloni per un fondo di 10 milioni di euro da destinare proprio alle amministrazioni gravate dai costi del mantenimento dei minori in comunità». Una proposta strettamente correlata alla discussione all’ordine del giorno, da qui la provocatoria domanda: «Non sarebbe stato politicamente corretto approfondire?».


Tornando invece alla mozione di Bissolotti, che durante l’ultimo consiglio ha anche formalizzato la nascita del nuovo gruppo consiliare ‘Con la gente’, partiva da un presupposto: «In anni precedenti e anche in quello attualmente in corso – ha scritto il consigliere –, il Comune ha dovuto fare fronte al pagamento di quasi la totalità delle rette dovute alle varie comunità o strutture protette che hanno ospitato e ancora ospitano minori a seguito di provvedimenti dell’autorità giudiziaria nel loro supremo interesse vista la situazione familiare venutasi a creare. È inequivocabilmente dimostrato che tali spese hanno inciso ed incidono ancora pesantemente sul bilancio del Comune. A fronte di numerose sentenze di vari Tar che hanno sancito l’obbligo da parte dei genitori di pagare completamente o compartecipare al pagamento delle rette anche se dichiarati decaduti dall’esercizio della responsabilità genitoriale, si chiede al sindaco e alla giunta di predisporre un regolamento, da approvare poi in consiglio, che disciplini la materia». Proposta che è stata accolta dalla maggioranza guidata dal sindaco Luca Moggi.

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