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Alla Cremonese serve una rivoluzione, ma ci vogliono idee chiare

Che cosa aspettarsi dal resto della stagione? Il commento alla partita con il Bari allo Zini: una sosta ricca di dubbi, tra problemi di gioco e scelte tecniche

Giovanni Ratti

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redazione@laprovincia.it

07 Ottobre 2024 - 12:13

CREMONA - La seconda sosta del campionato arriva dopo otto giornate, segnando simbolicamente la fine del primo quinto della stagione. Tra vittorie, sconfitte e prestazioni altalenanti, alcune squadre stanno iniziando a dare segnali significativi. Purtroppo, tra queste non figura la Cremonese, che naviga in acque agitate, con una serie di problemi che coinvolgono tanto il campo quanto le scelte tecniche.

Analizzando i numeri, la situazione è chiara: la Cremonese ha raccolto meno della metà dei punti disponibili. In otto giornate, i grigiorossi hanno mantenuto la porta inviolata in una sola occasione, un dato sorprendente considerando che il club può vantare quello che viene definito il miglior portiere del campionato.

Quello che preoccupa maggiormente, però, sono le prestazioni. Sempre più spesso, la Cremonese sembra perdere il filo del gioco, offrendo un primo tempo confusionario e, talvolta, disastroso, caratterizzato da errori di impostazione. Questi errori vengono spesso corretti in corsa, ma quando è ormai troppo tardi, come accaduto contro il Brescia o, in parte, contro il Bari. Le idee, un tempo chiare, appaiono sempre più confuse e l'involuzione tattica è sotto gli occhi di tutti.

Arrivati a questo punto, il dubbio sorge spontaneo: la Cremonese ha una rosa sopravvalutata o si trova semplicemente con un allenatore incapace di sfruttarla al massimo? La verità, probabilmente, si trova a metà strada. 

Stroppa ha operato delle vere e proprie rivoluzioni in campo. Dopo la sconfitta contro il Brescia, ha deciso di cambiare ben sei titolari su dieci, una scelta che più che una correzione di rotta sembrava una rivoluzione totale, senza però portare i frutti sperati. Non a caso, nella partita successiva, si è assistito a una contro-rivoluzione a metà gara, con la rinuncia alla storica difesa a tre per finire addirittura con tre punte in campo. Questo ha sbilanciato la squadra e l'ha esposta al rischio di rovinare la rimonta costruita grazie al gol di Sernicola.

Se si prosegue su questa strada, cosa possiamo aspettarci da questa stagione? Ma attenzione: non c’è niente di più pericoloso di una rivoluzione fallita. Se le idee non sono chiare, una rivoluzione lascia solo macerie. Ed è proprio questo che al momento sembra mancare alla Cremonese: idee chiare su come andare avanti e risolvere le difficoltà che si sono presentate in questo avvio di stagione. 

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