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IL VIDEO ALLO STADIO GARILLI

L’addio degli amici della Curva Nord del Piacenza, dolore e incredulità

Castelvetro e Monticelli, due comunità affrante: «Tragedia che colpisce tutti»

La Provincia Redazione

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28 Agosto 2024 - 13:48

CASTELVETERO/MONTICELLI - Mentre le indagini sull’infortunio sul lavoro che ha tragicamente tolto la vita a Marco Ponghellini, 36 anni, proseguono nel massimo riserbo, ieri sera gli amici di sempre si sono riuniti allo stadio Garilli per rendere omaggio al grande tifoso biancorosso. All'ingresso della curva, uno striscione recitava: “Guerriero Ponghe, la Nord ti rende onore,” ricordando l’uomo che aveva varcato quel cancello tante volte per sostenere la sua squadra del cuore.

LE INDAGINI SULLA TRAGEDIA

La Procura, sotto la guida del sostituto procuratore Daniela Di Girolamo, è incaricata di stabilire le cause della caduta mortale da un’altezza di circa sette metri, avvenuta mentre Ponghellini lavorava su un ponteggio interno alla ditta Vetropadana nel quartiere Longo di Mezzano. L’inchiesta è stata subito avviata dopo l’informativa dei carabinieri della stazione di Monticelli.

IL RICORDO DI UN PICCOLO GRANDE UOMO

«Marco era un ragazzo sempre solare, sempre disponibile per il suo paese - ricorda Daniele Migliorati, vice sindaco di Monticelli -. Era un piccolo grande uomo». La dedizione di Ponghellini per il suo paese era evidente nella sua partecipazione attiva a varie associazioni locali, dall’Avis di Monticelli al gruppo Cui del San Marten, dove contribuiva all’organizzazione della rievocazione storica. Il suo impegno si estendeva anche al Kick Boxing Caorso, al gruppo H-Orso e in numerose altre realtà, dove collaborava professionalmente come elettricista.

L'AFFETTO DEGLI AMICI E DELLA COMUNITÀ

Gli amici, affranti, ricordano Marco con affetto. «Non ci si può opporre alla morte - scrive uno di loro sui social -. Ma io non voglio rassegnarmi e voglio continuare a parlarti perché so che puoi ascoltarmi: mi manchi amico mio, manchi a tutti. Senza di te ci sembra di vagare nel vuoto, continueremo a cercarti e non ci stancheremo di far vivere il tuo ricordo finché vivremo».

Le immagini che emergono sui social mostrano Marco con il suo amato cane, al lavoro, allo stadio, in palestra… frammenti di una vita piena, intensa, ma spezzata troppo presto.

IL DOLORE DELLA COMUNITÀ LOCALE

«Oggi abbiamo vissuto una tragedia che ha colpito la comunità, i giovani e il mondo del lavoro - ha commentato Silvia Granata, sindaco di Castelvetro, dove Marco viveva da qualche tempo -. Un giovane uomo molto conosciuto ha perso la vita sul posto di lavoro, e sono coinvolte aziende storiche del nostro paese, che da decenni danno lavoro a tante famiglie. Gli accertamenti sulle cause sono in corso, non possiamo che stringerci a chi sta soffrendo con rispetto. Credo che ognuno di noi possa fare qualcosa per tenere alta la cultura del lavoro, per farsi difensore delle regole senza abbassare mai la guardia. È il dovere di tutti a tutela di tutti. Al dolore unisco le condoglianze al papà di Marco, ai familiari, alla comunità degli amici che oggi lo piangono».

RICHIAMI ALLA SICUREZZA SUL LAVORO

Subito dopo l’incidente, anche i sindacati confederali hanno richiamato l’attenzione sulla sicurezza sul lavoro, sottolineando l'importanza di prevenire tragedie simili.

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