Scomparsa di Gaia Randazzo: la Procura rigetta l'istanza di riapertura indagini

PADERNO PONCHIELLI - Nella notte dell'11 novembre 2022 Gaia Randazzo è svanita nel nulla: era in viaggio sulla nave della compagnia Gnv partita da Genova e diretta a Palermo, ma non è mai arrivata a destinazione. Nei mesi scorsi i giudici siciliani hanno archiviato il caso parlando di suicidio, i familiari dell’estetista 20enne però non si sono mai arresi e, tramite l’avvocato Vito Alberto Spampinato, nel tardo pomeriggio del 18 gennaio hanno presentato una istanza di riapertura indagini: 32 pagine comprensive di vari e nuovi elementi, con numerosi documenti allegati e anche due testimonianze.

Lunedì 22 gennaio, dunque pochissimi giorni dopo di cui uno lavorativo, la risposta tranciante della Procura di Palermo: istanza rigettata. Non considerate dunque degne di nota le richieste investigative difensive, finalizzate a sondare tutte le piste liquidate nonostante i ripetuti appelli, lanciati in primis da mamma Angela Palazzolo. Oggi l’avvocato e la madre hanno spiegato che, comunque, non si arrenderanno. Vogliono risposte.

A un anno dalla scomparsa: la famiglia di Gaia non si arrende

I giudici siciliani hanno archiviato il caso parlando di suicidio, ma la tesi non convince la mamma. I genitori sono pronti a presentare un’istanza di riapertura indagini presso la Procura di Palermo