+39 0372 404511

Cerca

CALCIO: SERIE B

Stroppa: "La Samp forte quanto le prime, sarà tosta"

La Cremonese si prepara ad affrontare i blucerchiati e il tecnico grigiorosso sfida l'amico Evani

Ivan Ghigi

Email:

ighigi@laprovinciacr.it

30 Aprile 2025 - 15:38

Stroppa: "La Samp forte quanto le prime, sarà tosta"

Giovanni Stroppa

CREMONA - In campo la sfida tra due squadre che si giocano tanto. In panchina il duello tra due amici che hanno condiviso anni di vita e di carriera calcistica (arricchita da successi). Sampdoria-Cremonese è sempre stata una sfida rievocativa se si ripensa alla storia e ai rapporti tra le due società, ma stavolta allo stadio Ferraris è impreziosita anche dalla sfida tra Giovanni Stroppa ed Evani.

«Ad Evani - esordisce Stroppa - mi legano tanti episodi. Tante le annate trascorse al settore giovanile del Milan: quando ho cominciato lui era nelle categorie più avanti, poi siamo stati insieme per anni alla prima squadra ma ci siamo anche ritrovati successivamente con altre funzioni al settore giovanile rossonero. Lo ritengo una persona straordinaria, che stimo tantissimo».

 

La Sampdoria rischia seriamente la retrocessione quando la scorsa estate, dopo l’acquisto di Coda e Tutino, era data per vincente. Un’avversaria che giocherà alla morte: che partita si aspetta?

«Affrontiamo la Samp come se fosse una nostra diretta concorrente. Abbiamo preparato la gara allo stesso modo di come avremmo preparato Spezia, Pisa e Sassuolo perché per me la Sampdoria vale esattamente come le squadre che ho citato. Ha una rosa di altissimo livello e questa partita presenta tantissime insidie, non solo dettate dal valore della squadra ma anche dall’ambiente. Siamo assolutamente concentrati e consapevoli che ci aspetta un impegno difficile».

 

La Cremonese può scendere in campo con numeri notevoli, tali da non conoscere rivali all’altezza.

«Sulla carta dovrebbe essere così, ma questo lo dicono i numeri e i numeri appartengono a quello che è successo, non a quello che succederà quando l’arbitro fischierà l’inizio della partita. Perché in campo si azzera tutto appena cominciamo a giocare. C’è grande rispetto per la Samp e non voglio pensare che scendiamo in campo forti per i numeri che abbiamo. Dobbiamo giocarla tutta quella partita prima di parlare di numeri. A più riprese ho già detto che dobbiamo essere concentrati e dunque fino a giovedì sera penseremo alla Samp. Quello che è stato o quello che sarà non mi interessa».

 

Stroppa ha sempre rimarcato che l’impegno in allenamento è la chiave per giocare in campionato e De Luca è l’esempio di come si sgomita per trovare spazio insieme a Johnsen. I due sembrano integrarsi alla perfezione.

«Proprio così perché ho attaccanti che possono giocare insieme fra loro. Il mio pensiero è rimettere a posto le cose, ricondizionare ad esempio Nasti che sta bene e rientra, oppure Bonazzoli che anche lui sta giocando meno. Con Nasti abbiamo una freccia in più da scoccare, quando a Johnsen e De Luca nulla da aggiungere, ma non voglio sviare la domanda, funziona proprio così come è stato detto».

 

De Luca è migliorato molto anche sul piano della difesa della palla.

«Si chiama lavoro, al di là di quello che possono essere le idee. I ragazzi a fine allenamento con lo staff si fermano e svolgono esercizi specifici che li portano a migliorare, poi il frutto è quello che vedete in campo. Può dare di più, perché contro il Mantova ha perso all’inizio palle importanti.»

 

Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Pisa: si dice che arrivare in condizione ottimale ai playoff sia la chiave, ma questo finale vi porterà a un dispendio eccessivo di energie?

«Le cose - dice Stroppa scuotendo la testa - sono molto chiare: dobbiamo pensare che lo Spezia, se non sbaglia più di tanto, arriverà terzo. Noi giochiamo per il piacere di giocare e con la voglia di vincerle tutte. Se riusciremo a fare tanti altri risultati questo sarà condizionante per i playoff. Ma lo dico da mesi che mantenere il quarto posto è l’obiettivo. Poi, se avremo la fortuna di riuscire a chiudere al terzo posto avremo un vantaggio in più, ma intanto dobbiamo tenere conto anche di quelli che stanno dietro. Stiamo andando avanti con la mente serena e le prossime gare non ci condizionano e non ci tolgono energie utili ai playoff. La squadra sta bene, lo stato di forma è buono al di là dei risultati che arriveranno. Dobbiamo continuare così.»

 

Uno dei punti di forza della Cremonese è la forza di chi subentra. Zanimacchia in questo senso è emblematico e lo stesso giocatore ha ammesso che la testa fa la differenza.

«Mi rifaccio a un articolo che ho letto in cui parla Luiz Enrique, il tecnico del PSG. Lui parla di mentalità vincente e il suo PSG ha avuto la capacità di presentarsi sul campo dell’Arsenal per giocare in un determinato modo, in uno stadio difficile. La testa fa la differenza e in questo momento la Cremonese cerca di compiere lo stesso percorso al di là di chi è più o meno coinvolto in campo. Avere testa significa che anche il giocatore che va in campo un minuto ragiona esattamente come quello che ne gioca 90. Ho chiesto alla squadra da qua alla fine di dare il massimo. In questo finale di campionato è molto più facile essere concentrati, perché percepisci che l’obiettivo si sta avvicinando. La nostra mentalità è lì da vedere ed è la mia soddisfazione.»

 

Come è cambiato Stroppa dal suo ritorno in panchina?

«Non sono mai cambiato, sono sempre rimasto lo stesso. Da quando ho cominciato a quando sono ritornato non ho mai cambiato pensiero, modo di lavorare e di vedere le cose».

 

Contro il Mantova Gabbiani avrebbe potuto entrare se Ravanelli non fosse uscito?

«Non era nei miei pensieri perché il mio obiettivo è mettere in condizione i giocatori che sono fuori da un po’: il nostro obiettivo in questo momento non è fare settore giovanile perché non bisogna accontentare tutti e dobbiamo pensare di arrivare in forma ai playoff. Vado a riprendere le affermazioni di qualche settimana fa, quando ho avevo detto che qua gioca chi lo merita. Tutti mi stanno dando segnali positivi e chi merita può giocare senza problemi».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400