17 Aprile 2025 - 11:22
Luca Bechi
CREMONA - Un finale pieno di rischi ma allo stesso tempo esaltante e stimolante. Per la Juvi Ferraroni la permanenza diretta in serie A2 è un obiettivo ancora raggiungibile ma, come spiega chiaramente coach Luca Bechi, la squadra oroamaranto può solo controllare le proprie prestazioni e non quelle delle altre rivali (Cento). A Rieti, sabato Tortù e compagni faranno di tutto per infilare la terza vittoria consecutiva sperando anche nei passi falsi altrui.
Bechi intanto mette le mani avanti e inquadra a situazione.
«Come ripeto da qualche tempo, pensiamo ad affrontare una gara alla volta. Non siamo padroni del nostro destino, perché dipende anche da cosa farà Cento. Noi in questo momento puntiamo a superarla in classifica. Nell’ipotesi peggiore, dovremo giocarci la salvezza ai playout nei quali però abbiamo già guadagnato la possibilità di giocarci in casa la gara decisiva. O ci salviamo con gli spareggi o direttamente, le possibilità sono queste. Dobbiamo quindi correre per il piazzamento migliore e lo dobbiamo fare a tutti i costi. Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi, mentre Cento dovrà essere brava a superare i propri impegni».
Luca Bechi presenta così il prossimo appuntamento contro Rieti.
«Giochiamo la penultima gara della regular season e Rieti ha condotto un campionato di alto livello. È una squadra costruita con giocatori di talento ed esperienza, ben assemblata e con un’identità precisa. Ama i ritmi controllati, punta sulla difesa come propria forza e ha ottenuto vittorie importanti. Nell’ultimo turno è uscita sconfitta a Orzinuovi, che voleva blindare la salvezza. Troveremo quindi un avversario che vuole riprendere il proprio cammino. Come ho già detto, non importa chi abbiamo di fronte, ma come ci presentiamo. Arriviamo da due vittorie che hanno alzato la fiducia di tutti e il morale. C’è stata una crescita dal punto di vista emotivo dei ragazzi. Washington ha dato alla squadra un equilibrio diverso, anche se abbiamo dovuto aspettare un tempo di adattamento tra la crescita della condizione fisica e la crescita degli equilibri di squadra. Quello è stato anche un periodo sfortunato, ma ormai è passato. Il presente dice che abbiamo disputato gare con percentuali alte e un ritmo alto. Vorremmo imporre la nostra personalità anche a Rieti. Vinceremo se avremo la capacità di imporre il nostro gioco e la nostra durezza».
Una costante delle ultime due gare vinte è stata l'avvio lento. Alla luce dei risultati va bene anche così?
«Sono due gli aspetti da considerare: prima di tutto la reazione positiva che ci ha portato a recuperare svantaggi importanti e quindi la fiducia nel lavoro che si fa. L’altra faccia della medaglia è la difficoltà nelle ultime due gare a contenere gli attacchi degli avversari, cosa che nelle gare precedenti non era successo. L’approccio però va analizzato su tutti i quaranta minuti. Sicuramente dobbiamo avere un approccio più concreto perché, in trasferta, non possiamo permetterci scarti importanti».
Ritiene questo finale di stagione esaltante?
«La squadra ha avuto tanti up and down durante la stagione. Ci sono stati inconvenienti e inciampi come può capitare a tutte l altre squadre. Noi però, avendo ragazzi che a questo livello di pressione non avevano mai giocato, abbiamo oscillato troppo. In questo momento mettiamo da parte i bilanci, non è il tempo giusto per farli e non ha senso vedere quello che è stato. Adesso c’è un obiettivo da raggiungere. Non so dire adesso dal punto di vista psicologico come reagiremo a questa pressione che la classifica impone, ma daremo tutto nelle prossime due gare».
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