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CICLISMO

Gravel, Garbelli vola e conquista il pass Mondiale

Il corridore di Monte Cremasco ha centrato la qualificazione all’esordio in specialità. In Austria è stato protagonista nella categoria 19-34: gara chiusa in 4h15’

Gabriele Cogni

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11 Aprile 2025 - 05:05

Gravel, Garbelli vola e conquista il pass Mondiale

Filippo Garbelli di Monte Cremasco

MONTE CREMASCO - La qualificazione al Mondiale di categoria centrata alla prima gara di specialità disputata. L’impresa è stata firmata da Filippo Garbelli, ciclista di Monte Cremasco. Il corridore trentenne ha conquistato in Austria il pass per la prova iridata di gravel, l’ultima nata in casa Uci, nel 2022. Questa specialità, che si corre, con una specifica bicicletta, su strade per lo più sterrate, sta avendo una crescita significativa di appassionati, anche tra i big del ciclismo, considerato che i detentori del titolo tra i pro sono Mathieu Van Der Poel e Marianne Vos. Una delle caratteristiche del gravel è di consentire a professionisti e amatori di correre insieme in un unico evento.


Garbelli ha partecipato al Wörthersee Gravel, in Austria: «È stato il mio debutto nel gravel – ha raccontato – e sono riuscito a centrare la qualificazione al Mondiale entrando nel primo 25% degli arrivati nella mia categoria, il parametro fissato per conquistare il pass al Mondiale. Sono molto felice perché potrò vivere la magia dell’esperienza al campionato del mondo. All’evento a cui ho partecipato in Austria eravamo complessivamente in circa 4000 partenti. La mia prova, riservata alla categoria 19-34, ha avuto 400 corridori al via: la gara su un tracciato di 70 chilometri da ripetere due volte, con 1600 metri di dislivello».


Com’è andata la sua prestazione alla Wörthersee Gravel?
«Sono partito in una buona posizione in griglia e questo è stato importante per rimanere agganciato nella prima fase alle ruote dei migliori. I venti chilometri iniziali sono andati molto bene, sono sempre stato davanti con i battistrada: durante la prima delle due salite impegnative inserite nel percorso, su un tratto molto ripido, davanti a me c’è stata una caduta e sono stato costretto a mettere piede a terra, per poi salire di corsa sino al primo segmento in piano. Questo mi ha fatto perdere un po’ di terreno dalle prime posizioni, ma sono comunque rimasto molto tranquillo e sono riuscito a gestire bene la prova sino al traguardo, arrivando in circa 4h15’, in 55ª posizione, piazzamento che mi ha permesso di centrare la qualificazione».

Le si sono aperte le porte per un’esperienza prestigiosa: quali sono le sensazioni?
«Fa piacere pensare di condividere un evento come un Mondiale con tantissimi altri atleti, amatori e professionisti, tutti insieme, in pieno spirito gravel. Arrivo dalle corse su strada con il team Unipack di Trescore, ma in realtà non ho radici sportive nel ciclismo, avendo praticato per anni il calcio. La passione è giunta quando ho smesso proprio con il pallone a 25 anni. Ho scelto quest’anno di provare la nuova esperienza nel gravel: sono contento di com’è andata in Austria. Forse potevo fare ancora meglio da un punto di vista della performance, ma proprio perché era la mia prima volta in specialità mi ritengo soddisfatto di come ho gestito lo sviluppo della prova: non mi aspettavo, comunque, di fare così bene su sterrati e strade strette, in tratti molto tecnici e impegnativi. Il risultato ha ripagato le fatiche con grandi gioie. Sono ora in attesa di conoscere dove si svolgerà il Mondiale: doveva essere a fine ottobre a Nizza, ma non si farà nella città francese e la nuova sede deve essere ancora definita. Potrebbe essere di nuovo in Austria: vedremo, intanto per me è già una grandissima soddisfazione sapere di poter vivere questa affascinante esperienza».

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