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CALCIO SERIE B

La Cremonese guarda al terzo posto: la rincorsa continua

Di fronte ai grigiorossi una Reggiana affamata di punti. Stroppa: "Con il nuovo allenatore crescono le incognite, ma qua pensiamo ogni giorno a proseguire il buon momento"

Ivan Ghigi

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ighigi@laprovinciacr.it

03 Aprile 2025 - 14:02

La Cremonese guarda al terzo posto: la rincorsa continua

Il tecnico Giovanni Stroppa

CREMONA - La Reggiana si aggrappa a ogni duello per uscire dalla zona retrocessione nella quale è precipitata dopo una serie di dieci gare in cui ha raccolto solo 7 punti. Giovanni Stroppa ne ha già viste fin troppe per credere che la Cremonese avrà vita facile contro i granata passati in settimana sotto la guida di Davide Dionigi.

«La partita contro la Reggiana - l’analisi di Stroppa - nasconde tante insidie. Sono sorpreso dalla posizione che occupa attualmente in classifica perché è una rosa che conta elementi di categoria ma soprattutto ricordiamo bene ancora la sconfitta dell’andata. Già quel periodo la Reggiana aveva proposto delle insidie a cui la Cremonese aveva risposto con un brutto primo tempo e una ripresa invece in cui non era riuscita a recuperare. L’altra insidia è dovuta al cambio di allenatore. Bisogna adeguarsi a quello che sarà il campo e a come andarli a prendere, come poter incidere nel palleggio e in tutte quelle cose che un cambio di allenatore può portare».

Stroppa spiega meglio il concetto quando gli si chiede se si aspetta più una gara tattica o giocata fisicamente.

«Non lo so proprio, perché a giocare le gare bisogna essere in due. Il dubbio che ho è proprio legato a cosa farà la Reggiana. Non è solo un discorso di disposizione tattica, visto che Dionigi sa giocare sia con la difesa a tre che a quattro, ma anche di strategia nel senso che potrebbero aspettarci oppure attaccare alti. Fino a quando la gara non comincia non so dire quale sarà la strategia e quindi il tipo di gara che dovremo aspettarci».

Nelle ultime due gare sono stati recuperati tre punti allo Spezia che ora ne ha solo sei di vantaggio. L’obiettivo del terzo posto raggiungibile?

«Questa domanda l’avete già posta a Castagnetti e non c’è nemmeno bisogno di rispondere. Mi pare chiaro che ci crediamo, non c’è bisogno di ribadirlo. La squadra sta mostrando una determinazione a fare le cose e i risultati sono una fotografia di questa mentalità ma ogni tanto c’è qualche indicente di percorso che dà fastidio. La squadra è sul pezzo e si allena benissimo, ha una forza caratteriale straordinaria. Qualcosa abbiamo sbagliato se contro il Cittadella abbiamo pareggiato, ma siamo consapevoli del momento. Da quando sono tornato ho detto a più riprese di voler mantenere la posizione ma è chiaro che puntare lo Spezia è un obiettivo, poi bisogna vedere come vanno le cose, ma la squadra lavora per compiere questo sforzo e non possiamo pensare che questo obiettivo venga meno per un mezzo risultato. Ho messo le mani davanti dicendo che lo Spezia è l’unica squadra che abbiamo davanti e i conti li faremo alla fine. Ho anche espresso il desiderio, che non è solo mio ma di tutto l’ambiente, di voler giocare ancora la finale playoff ed è chiaro che vorrei farlo da quarto o meglio ancora da una posizione più favorevole. I ragazzi hanno in testa questo obiettivo e quando ci troviamo qua ogni giorno pensiamo solo a quello».

Al termine della gara contro il Cittadella Stroppa aveva detto che qualche giocatore non aveva dato le risposte che voleva. Ciò porterà a cambiare la prossima formazione?

«Il modo di giocare non lo cambierò perché i numeri dicono che ci esprimiamo in modo impressionante. Poi il risultato finale può condizionare anche i vostri giudizi e io ne prendo atto. Chiaro che non era semplice pensare ai cambi dopo il 2-0 peso così a freddo. Avevamo commesso qualche errore ma avevamo il dominio sul campo e non aveva senso cambiare solo per farlo. Il 2-0 arrivato subito nella ripresa poteva ammazzare chiunque ma non era giusto cambiare in quel momento, ecco perché ho dato fiducia a chi già era in campo. Col passare del tempo invece ho modificato qualcosa e tutto è andato bene».

Sono trascorsi quattro 4 mesi dalla gara di andata: quanto è diversa questa Cremonese rispetto ad allora?

«Ho ricordato il brutto primo tempo dell’andata costellato da tanti errori e una buona reazione nella ripresa senza risultato. Sabato scorso invece la Cremonese ha reagito ed è andata a prendere il risultato, così come aveva fatto a Palermo. La differenza è lì: per noi è un momento positivo».

Difficile anche spiegare i gol incassati contro il Cittadella, senza contare che durante la stagione sono stati diversi gli episodi simili, un po' fortuiti. Dove sta l’errore, se esiste?

«Gli errori nascono dalla scarsa attenzione a non voler prendere quei gol. Tutto qua. Quando si parla di gara sporca vuol dire che serve più determinazione sui contrasti e noi potevamo fare molto meglio».

Valoti si sta dimostrando un acquisto azzeccato e pesante, con una media di un gol ogni 35 minuti. Pensa che potrà esordire da titolare?

«Ci sto pensando, è in netta crescita, anche se ha avuto qualche acciacco. Vediamo se utilizzarlo part time o meno. Ho l’acquolina in bocca nel schierarlo subito perché è un giocatore importante e mi piacerebbe farlo giocare».

Eventualmente da dove potrebbe partire come titolare?

«Avevo già detto quando è arrivato a Cremonese che lui può ricoprire quattro ruoli, dipende dalle necessità. Ha sempre fatto la punta di sinistra con me, anche perché oggi è dura togliere dal campo uno come Vandeputte».

Tra i convocati ricompare Majer. Fermi come ormai noto sia Saro che Vazquez.

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