28 Marzo 2025 - 13:54
Giovanni Stroppa
CREMONA - Come spesso accade, la verifica dopo la sosta è un appuntamento molto atteso. In casa Cremonese in modo particolare. Prima dello stop c’era voglia di continuare sull’onda dei due successi consecutivi, oggi c’è curiosità di vedere se la squadra è rimasta concentrata e ‘sul pezzo’. Giovanni Stroppa a tal proposito non ha dubbi perché «gli allenamenti sono sempre stati fatti nel modo giusto. Peccato solo per i nazionali Pickel e Antov che sono rientrati tardi. Pickel ha svolto una sola seduta, però in generale vedo la squadra presente con la testa e con grande intensità».
Chi rischia di non partire tra i due nazionali?
«Ho qualche dubbio su Pickel e ci sto pensando, Quanto ad Antov credo che i tre dietro stiano attraversando un ottimo momento e non ci sono gare ravvicinate. Quindi l’unico dubbio è su Pickel».
Non faranno parte della gara Vazquez, Saro e Majer ancora debilitato dopo una forte forma influenzale.
A Palermo i cambi dalla panchina hanno dato un grande impulso alla squadra.
«Tante volte vedo che citate i cambi tra i meriti che date all’allenatore ma io vorrei darli ai giocatori per la mentalità che mettono. Se fanno così diventa più facile metterli in campo per un allenatore. Posso cambiare nello stesso ruolo giocatori che hanno voglia di fare la differenza e di imporsi nella partita. C’è voglia da parte di tutti anche da parte di chi non entra, perché tutti si sentono coinvolti».
Dopo due scontri diretti in chiave playoff, il Cittadella è un avversario più difficile da inquadrare per rendimento, anche se fuori casa va forte.
«Prima di tutto dobbiamo sempre pensare di affrontare gare che ci possono portare verso l’obiettivo che inseguiamo e che quindi ci spingono ad avere la giusta mentalità. In secondo luogo il Cittadella è il solito Cittadella che cambia metodo ma è tignoso, sa giocare in verticale e sulle palle a metà cerca di arrivare prima e vincere i contrasti».
Pensa che le due settimane di pausa abbiano smorzato l’entusiasmo?
«Se avessimo continuato c’era un entusiasmo maggiore senza dubbio, ma come ho detto la squadra si allena benissimo e solo sul campo vedremo se le mie impressioni erano sbagliate».
Chi è arrivato dal mercato di gennaio ha portato qualità. Qual è il suo punto di vista e come stanno Valloti e Gelli?
«Gelli purtroppo è arrivato infortunato e ha perso ritmo, Valoti invece è stato fermato dall’influenza che lo ha debilitato e sta riprendendo la condizione. In generale sono d’accordo che i nuovi acquisti hanno portato qualità».
Johnsen che dà verticalità alla squadra è il punto su cui insistere?
«Non è solo questo, ci sono anche tempi da rispettare in campo in base all’avversario. La Cremonese può andare in verticale ma anche palleggiare e muovere l’avversario: conta fare la cosa giusta al momento giusto, anche se sei in vantaggio devi essere padrone del campo. Quando ti si aprono gli spazi devi andare col passaggio, ma la Cremonese sa fare tutto».
Due giorni fa la Cremonese ha ricordato la vittoria a Wembley, mentre a Palermo si è tornati a vincere dopo 89 anni. Stroppa si sente protagonista della seconda impresa?
«Sono cose che racconteremo magari tra 10 anni. Aver vinto a Palermo ha un significato oggi importante. Fra dieci anni magari verrà ricordato, ma adesso è troppo importante Cittadella».
Per le sue scelte iniziali terrà in considerazione l’impatto che i nuovi entrati hanno avuto nelle ultime due gare?
«Tengo conto di tutto. Posso tenere la stessa formazione o cambiarne 5 da una gara all’altra, dipende dalle risposte che mi danno ragazzi in allenamento. Poi ci si può aspettare di tutto. Chiaro che la formazione che ho mantenuto mi sembra quella più pronta».
Cosa ne pensa della riduzione della squalifica a Vazquez?
«Due giornate in meno fanno piacere, dobbiamo tenerlo in condizione perché verrà comodo».
Contro il Catanzaro la squadra nella ripresa ha aggredito come fosse ancora sullo 0-0, ma anche contro il Palermo la ripresa è stata schiacciante. Segno che fisicamente la squadra sta bene?
«Bisogna guardare anche gli avversari. Però la squadra sta benissimo sicuramente a livello fisico».
La Cremonese sta vivendo un finale di stagione simile a quello dell’anno scorso. C’è voglia di riprendersi ciò che è mancato? Il gruppo sente questa responsabilità?
«Tutto questo lo cerco da giugno, perché è fondamentale avere il sangue che ribolle. Per me la finale dello scorso giugno doveva essere il punto di partenza. In questo momento mi pare ci sia una consapevolezza eccellente e quindi dobbiamo giocarle tutte da qui alla fine mantenendo questa mentalità di gruppo di voler conseguire un risultato».
S.E.C. Spa – Divisione Commerciale Publia : P.IVA 00111740197
Via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona : Via Cavour, 53 - 26013 Crema : Via Pozzi, 13 - 26041 Casalmaggiore