CALCIO SERIE B
19 Marzo 2025 - 06:10
Simone Giacchetta
CREMONA - La mezza sbandata di Carrara è stata il punto della svolta. La prestazione ondivaga offerta in Toscana, sommata all’incredibile sconfitta contro il Cesena e prima ancora al pareggio di Bari doppiamente beffardo (autogol in pieno recupero e caso Vazquez), ha fatto scattare l’allarme rosso in casa Cremonese. Tanto che dallo stadio dei Marmi Giovanni Stroppa aveva tuonato «adesso basta: per giocare alla Cremonese bisogna esserne all’altezza».
Era necessario un confronto urgente all’interno dello spogliatoio, come riferito anche dal capitano Matteo Bianchetti. L’appello ha coinvolto pure la società, che è intervenuta nel confronto, come racconta il direttore sportivo Simone Giacchetta.
«La Cremonese a volte ha disputato partite che potremmo definire pazze, perché domina il gioco, crea occasioni ma alla fine esce sconfitta oppure non vince. Effettivamente qualcosa potrebbe essere successo dopo Carrara – ammette Giacchetta senza entrare nello specifico – ma il post-Carrara dobbiamo ancora capirlo e verificarlo. C’è stata una presa di posizione sia dell’allenatore che della società, perché è un vero peccato che la squadra non abbia dimostrato continuità nel portare a casa i risultati nonostante prestazioni di livello: è in grado di farlo. La Cremonese vanta un ottimo allenatore e un’ottima rosa. La società è sana e la tifoseria si fa sentire: abbiamo tutto per vincere tutti insieme eppure abbiamo gettato al vento tante gare magari per mancanza di quella attenzione che in serie B devi tenere dal primo all’ultimo minuto. Mi spiace che non siamo riusciti a dimostrare tutto questo con continuità».
La risposta sul campo è arrivata: quattro gol al Catanzaro, altri tre con rimonta storica contro il Palermo, gara durante la quale lo stesso Giacchetta è schizzato fuori dalla panchina con i giocatori a festeggiare il gol di Collocolo.
«Veniamo da due grandi partite — prosegue Giacchetta — e da risultati che per dimensione sono esaltanti. Alla ripresa però troveremo il Cittadella, che non viaggia tra le big ma è tra quelle più fastidiose da affrontare, perché storicamente ci ha fatto sempre soffrire. Credo che l’autentica verifica del post-Carrara la vedremo proprio allo Zini contro i veneti».
Intanto la Cremonese si gode i gol di Azzi e Valoti, due innesti del mercato che stanno rendendo.
«Sono giocatori di qualità e di alto livello, ma siamo stati sfortunati con Valoti che tra guaio muscolare e gastroenterite ha saltato due gare. Il mercato di gennaio ha puntato su giocatori funzionali di alto livello. Azzi e Valoti sono da serie A anche se non giocavano, ma in B rappresentano il top. Valoti è un centrocampista che vede la porta come un attaccante vero, una dote che pochi hanno. Abbiamo poi Gelli e Folino che sono ragazzi splendidi, arrivati con grande umiltà. Oggi il gruppo mi sembra più coeso».
Se parliamo di centrocampisti con il senso del gol, è doveroso citare Collocolo.
«È tra i migliori giocatori della serie B, lo conoscevo dai tempi del Rende. È cresciuto tantissimo e tecnicamente può ancora migliorare. Per fisico, velocità e motore in questa categoria lui è di assoluto livello e la capacità di andare in gol è una qualità in più. Peccato che anche quest’anno abbia avuto qualche problemino».
Come lo vede oggi da esterno?
«Come detto, Collocolo ha un motore talmente superiore alla media che si adatta anche come quinto perché ha corsa e copre il campo. È una garanzia in più, ma in quei ruoli siamo ampiamente coperti come qualità anche grazie a Barbieri, Azzi e Zanimacchia».
La Cremonese è tornata al quarto posto. Resta quello l’obiettivo?
«A livello di gioco il nostro campionato è stato di altissimo livello, ma so bene che la ragione te la danno solo i punti in classifica. Oggi siamo al quarto posto e dobbiamo metterlo in sicurezza. Da qui alla fine vogliamo recitare un ruolo da protagonisti senza fare troppi sogni di gloria. Evitiamo paragoni con altre squadre, perché chi sta davanti ha giocato un campionato quasi perfetto e merita solo i complimenti. Anche noi vorremmo essere quasi perfetti in questo finale, quindi il nostro campionato deve continuare in questo modo. Bisogna mantenere una distanza sufficiente dalle inseguitrici e intanto garantire i playoff. Sono convinto che la Cremonese oltre a un gioco di qualità sia presente mentalmente e in tal modo avrà grandi possibilità di conservare la posizione in classifica per prepararsi a un grande finale».
L’assenza di Vazquez pare che non abbia gettato la squadra nello sconforto.
«Parliamo di un campione per la serie B e siamo fortunati ad averlo. Mi spiace moltissimo per quello che sta vivendo e quello che è accaduto. Chi conosce Franco conosce la qualità della persona. La maxi squalifica per certi versi è ingiusta perché all’interno di una gara i giocatori si dicono tante cose. L’assenza di Vazquez ha dato energia positiva perché si vuole dimostrare di essere forti anche senza di lui. E queste due vittorie sono anche di Franco, esemplare sia dentro che fuori dal campo. Auguro a tutti calciatori di potersi allenare con lui perché è un modello. Quanto accaduto è un piccolo corto circuito che può capitare quando incassi gol al minuto 96, ma non lo sto giustificando. Vazquez si allena con il volto tumefatto dopo l’intervento e non vuole saltare una sola seduta: è da stimolo per tutti».
Ci sono però anche esempi di giocatori ritrovati, come Ravanelli.
«Il suo campionato non è stato in linea con le sue qualità, ma resta un ragazzo eccezionale. Non sono frasi fatte, ma qua siamo pieni di bravi ragazzi a cui faccio i complimenti. Ravanelli è tra questi e ha appena giocato due gare ad altissimo livello. Lui è uno dei tanti esempi positivi e contagiosi che abbiamo in squadra».
La Cremonese ha schiacciato per 4-0 il Catanzaro, eppure in quella gara Stroppa non ha utilizzato Vazquez, Valoti, Gelli e Collocolo. A snocciolare questi nomi ci si rende contro di cosa è stato fatto senza quattro nomi eccellenti per la categoria.
«La rosa della Cremonese è riconosciuta da tutti come tra le più importanti e questo aumenta il rammarico. Le assenze come detto creano energie positive, ti fanno dare qualcosa in più. Chi gioca fa la differenza e qua sono tutti titolari. Esistono tempi diversi per ogni giocatore, esistono delle gerarchie, ma tutti stanno giocando e oltre a qualche titolare riconosciuto, tutti gli altri si sentono sullo stesso piano. Chiaro che per inseguire un obiettivo ambizioso non tutti riusciranno a mettere insieme trenta gare».
Intanto vi godete anche una Primavera che sta viaggiando alla conquista della salvezza.
«Sta facendo un buon campionato e vogliamo mantenere la categoria. C’è continuità di rendimento e i playout sono a distanza. Non abbiamo vinto le ultime due gare contro squadre che stanno dietro e questo spiace, ma parliamo di Empoli e Sampdoria che hanno più cultura del campionato e vantano ragazzi che hanno già esordito in prima squadra. Non usciamo ridimensionati, ma ora ci aspetta un rush finale impegnativo. Abbiamo lasciato alle spalle club come Bologna, Empoli, Atalanta: per i ragazzi non è facile ma stanno dimostrando di essere in linea con le ambizioni».
S.E.C. Spa – Divisione Commerciale Publia : P.IVA 00111740197
Via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona : Via Cavour, 53 - 26013 Crema : Via Pozzi, 13 - 26041 Casalmaggiore