28 Gennaio 2025 - 13:22
Lorenzo Tortù
CREMONA - È lo spirito con cui affronta ogni avversario la benzina che spinge la Juvi Ferraroni a credere anche nelle imprese. Perché la trasferta di stasera (ore 20.30) sul campo di Cividale è una di quelle proibitive, in cui c’è solo tutto da guadagnare se sul parquet nasce una prestazione di livello. Coach Luca Bechi sa che «Cividale è tra le rivelazioni del campionato, è il frutto di un progetto interessante che prosegue nel tempo e che coinvolge giocatori giovani di qualità che stanno emergendo come Francesco Ferrari, ma non mancano esperti del calibro di Dell’Agnello, di Berti e di Rota».
Bechi ha sempre ricordato come Cividale sia stato in grado di tenere lo stesso passo del terzetto formato da Rimini, Udine e Cantù.
«Fin dall’inizio il campionato vede Cividale stabilmente tra le prime cinque della classifica e dunque siamo consapevoli che sarà una trasferta impegnativa con un avversario che in casa prende energie dal pubblico. Ci attende una battaglia sportiva intensa, ma noi arriviamo fiduciosi grazie alle ultime due vittorie».
Il coach oroamaranto predica umiltà.
«Non vuol dire che sarà una gara facile per noi, anche perché Cividale vorrà tornare alla vittoria. In campo servirà grande applicazione difensiva perché loro hanno tanti terminali offensivi. Cito Lamb e Redivo si tutti. Credo che il tema principale sarà la fisicità sotto i tabelloni».
All’andata la Juvi era stata in grado di sfornare una gara magnifica.
«Una partita lontana nel tempo — ricorda Bechi — e tra squadre che oggi sono cambiate abbastanza a livello di roster. In campo ci saranno equilibri diversi, ma ci auguriamo di restare a contatto durante la gara e dare vita a un bel testa a testa. Quando sei pronto a fare il massimo, qualche volta gli avversari possono non essere al tuo livello. L’atteggiamento deve essere quello, non è retorica dire che ogni gara in questo momento della stagione vale doppio».
Cividale è un avversario quotato, ma riceve una Juvi che ha alzato il livello delle sue prestazioni.
«Sì, il nostro standard si è alzato molto ma tutto nasce dalla qualità del lavoro. Senza dubbio c’è una fase di apprendimento che sta proseguendo e nella quale i ragazzi si sono applicati. La Juvi conta giocatori con una carriera in evoluzione, è bello da parte loro vedere il desiderio di crescita, ma anche gli altri stanno crescendo. I risultati dicono che nessuno degli avversari è remissivo, quindi ci sarà da lottare fino alla fine».
Come è stato l’inserimento di Almeida e che impressioni ha suscitato?
«Almeida ha trovato un gruppo combattivo che non molla mai. Lui si è applicato in campo e ha fatto quello che poteva. Si è messo a disposizione subito. Febbraio sarà un mese ricco di gare che lo faranno inserire meglio all’interno del nostro gioco».
Ora non resta che concentrarsi su Cividale per ricavare altre indicazioni incoraggianti oltre ai punti salvezza.
«Proveremo a tenere il controllo del ritmo e dei rimbalzi».
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