26 Gennaio 2025 - 15:43
L’attaccante Gianluca Picetti e l’allenatore Simone Bertoletti
SPINADESCO - Ha fatto centro, anche senza segnare. Il gesto di fair play di Gianluca Picetti durante la partita tra il Cavenago e il Deltapo è stato espressione di valori che sono essenza dello sport.
Un atteggiamento di sportività da parte dell’attaccante verdeblù, un bell’esempio dal giocatore con la fascia di capitano al braccio. La sfida sul campo lodigiano, valida per il diciassettesimo turno del torneo di Seconda categoria girone J, era ai minuti conclusivi del primo tempo, con la formazione cremonese avanti di una rete, messa a segno nella fase iniziale proprio dallo stesso Picetti: «C’è stato un lancio dalle retrovie nella zona tra panchina e area – ha raccontato l’attaccante del Deltapo – e sono arrivato sul pallone in anticipo sul centrale del Cavenago, diretto verso la porta.
Nel momento di allungare sul mio avversario e avvicinarmi ai sedici metri, ho sentito un suo urlo di dolore e con la coda dell’occhio ho visto che si è fermato: a quel punto ho fatto lo stesso e ho messo la palla fuori dal campo. Davanti avevo il varco libero per entrare in area e andare al tiro o ci sarebbe stata comunque una situazione di due contro uno, con Sgarbazzini in supporto dall’altra parte, per l’eventuale raddoppio, ma è stato istintivo fermarmi, non mi sembrava opportuno proseguire nell’azione visto l’infortunio dell’avversario, a causa di un problema muscolare che l’ha poi costretto al cambio».
Un gesto di fair play del giocatore cremonese che ha ricordato illustri predecessori divenendo una bella lezione di correttezza sportiva, sottolineata dallo stesso tecnico verdeblù Simone Bertoletti e riconosciuta dagli avversari.
«Durante la mia carriera non mi era mai capitato – ha proseguito Picetti - ma in quella situazione non mi sembrava corretto proseguire l’azione ed è stata una scelta normale e giusta quella di fermarmi. C’è stato il plauso degli avversari, a fine gara anche l’allenatore e un dirigente lodigiano mi hanno fatto i complimenti e fa certamente piacere».
Il Deltapo è stato poi rimontato e superato nel secondo tempo, subendo la prima sconfitta nel ritorno, 3-1 il finale. «Una battuta d’arresto arrivata per demeriti nostri e perché loro ci hanno creduto, con l’uno-due che ci ha un po’ tagliato le gambe. Abbiamo forse pagato le fatiche del tour de force di questo periodo».
La squadra cremonese è sempre al comando, ma dietro il Miradolo ha accorciato e si è portato a una lunghezza vincendo l’ultimo recupero del torneo, sul campo di Graffignana, con doppietta di Odi: la corsa in testa alla classifica è sempre molto aperta.
«Nonostante la sconfitta, siamo comunque al comando in classifica, ma sappiamo che ci sarà da lottare sino al termine della stagione e sarà un ritorno impegnativo. Intanto vediamo di riprendere già domenica con il Guardamiglio».
Deltapo in testa alla classifica del girone e Picetti al vertice in quella dei cannonieri. «Ho segnato quindici gol in campionato e tre in Coppa e sono contento. Ci sono un bel rapporto sia con il gruppo, sia con il mister, che mi dà molta fiducia e spazio, che si traduce in una maggiore opportunità di segnare. Obiettivi personali non me ne pongo in questa stagione, conta prima di tutto il traguardo di squadra».
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