25 Settembre 2024 - 19:38
Giombini, Martina Ferraroni e Bertetti
MALAGNINO - Il profumo dei salumi, i colori di salse e sughi, le sagome dei formaggi appesi. Nella affascinante Bottega Ca’ dell’Ora, della famiglia Ferraroni, la Juvi ha presentato sia Gianmarco Bertetti che Yannick Giombini. Parliamo di un regista e di un lungo che domenica affronteranno per la prima volta una gara ufficiale, sul campo di Vigevano, con la maglia della Juvi.
Nel negozio di Malagnino a fare gli onori di casa Martina Ferraroni: «Siamo felici di avere qua con noi due ragazzi nuovi, classe 2001. Non vediamo l’ora che inizi il campionato per tifare Juvi».
Il primo a prendere la parola è il play Bertetti. «Questo precampionato è stato positivo e ci ha fatto capire a che livello siamo e dove dobbiamo lavorare di più. Il torneo di Modena è stato molto importante, abbiamo avuto modo di confrontarci con due squadre di alta classifica (sulla carta). Abbiamo fatto bene ed è stato un test che ci ha dato fiducia per iniziare nel migliore dei modi la stagione».
L’ala grande Giombini annuisce: «Sono d’accordo anche io. Di certo le gare giocate a Modena ci hanno dato molta fiducia. Anche nella seconda amichevole contro Piacenza abbiamo fatto dei passi avanti rispetto alla prima giocata a inizio lavori. Siamo cresciuti progressivamente».
Al di là di scaramanzia e frasi fatte, chiediamo ai due ragazzi qual è l’obiettivo stagionale per la Juvi. «Tolte le prime 7-8 della griglia di partenza, tutte le altre giocano per stare fuori dalla zona a rischio» dice Bertetti. «Dobbiamo cercare di evitare gli ultimi posti, ma aggiungo che non vogliamo porci dei limiti. Questo sarà un campionato competitivo, ma ho grande fiducia nella Juvi. So come lavoriamo, so quanto stiamo spingendo e sono convinto che potremo anche toglierci delle grosse soddisfazioni e arrivare in posizione che magri qualcuno non si aspetta...».
Giombini è sulla stessa linea: «Siamo un gran gruppo. Il punto di forza sarà questo durante tutte la stagione. Vogliamo sorprendere i tifosi. L’obiettivo è toglierci qualche soddisfazione importante».
I due sono classe 2001 ma prima dell’esperienza in maglia Ferraroni non si conoscevano. «Abbiamo giocato contro ai tempi di Casale e Biella. Ma non ci siamo mai conosciuti bene» conferma Bertetti. Mentre Giombini sorride: «Per la verità lui giocava, io ero in panchina a guardare...».
Coach Bechi ha voluto fortemente entrambi: «Conoscevo il nostro allenatore di fama. La sua è stata una chiamata importante. Tutti nell’ambiente conoscono Bechi e sanno che è un allenatore che ti spinge al limite. Per noi è fondamentale avere questo tipo di trattamento» dice il play.
Il collega aggiunge: «Ho parlato con il tecnico prima di firmare. Cercavo una serie A2 e la sua presenza è stato il motivo per cui ho detto immediatamente sì. Adesso stiamo lavorando duramente, ma l’obiettivo è quello di farci trovare pronti per l’inizio della stagione».
La serie A2 è diventato un grande serbatoio per la massima categoria. Uno stimolo in più? «Io penso a lavorare e confermarmi» dice Giombini. «Dopo stagioni di serie B ora voglio solo essere importante anche in A2, tra qualche anno si vedrà. Adesso voglio sono restare in categoria con la Juvi».
Anche Bertetti non ha fretta: «Sono abbastanza in linea con quello che ha detto Yannick. Non voglio avere progetti a lungo termine ma fare un passo alla volta e continuare a crescere. Anno dopo anno voglio migliorare come giocatore. Adesso conta solo la Juvi. Se la squadra farà un ottimo campionato sarà un bene anche per i singoli».
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