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BASKET: PICK AND ROLL

Vanoli: ora si parte. E in A2 la nuova Juvi è sempre più carica

Dopo un lungo precampionato, domenica l’esordio dei biancoblù con Tortona. Anche la Ferraroni inizia la stagione a Vigevano: unico vero ostacolo gli infortuni

Daniele Duchi

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24 Settembre 2024 - 10:40

Vanoli: ora si parte. E in A2 la nuova Juvi è sempre più carica

Corey Davis e Giombini contro Piacenza

CREMONA - Rodaggio terminato. L’ allenamento congiunto di sabato scorso a Modena con l’Estra Pistoia, è stato l’ultimo appuntamento di un precampionato che ha visto la Vanoli affrontare formazioni di pari categoria e alcune di A2, percorso che ha consentito allo staff tecnico guidato da coach Demis Cavina di cominciare ad assemblare una formazione nuova per sette decimi, alla ricerca di quegli equilibri di gioco, dei meccanismi – difensivi e offensivi - che dovranno portare dieci giocatori a diventare squadra, un collettivo. Domenica al PalaFerraris di Casale Monferrato (ore 17), ospite della Bertram Derthona Tortona del tecnico Walter De Raffaele e degli ex Davide Denegri e Paul Biligha, i biancoblù cremonesi saranno chiamati a mettere in mostra quanto assimilato in questo periodo di preparazione al campionato di serie A, con la consapevolezza che il team di Aldo Vanoli non potrà ancora esprimere il meglio di sé stesso, ma certamente potrà e dovrà dimostrare di che pasta è fatto, quanto carattere ha a propria disposizione, quanta voglia ha di lottare contro gli avversari, di buttarsi su ogni pallone, di ‘sputare sangue’ (come spesso diceva il mitico Dan Peterson) per il fine comune.

Personalmente ho captato, da metà agosto ad oggi, buone sensazioni: il che non vuol dire scendere in campo e vincere facile, niente affatto. Le buone sensazioni sono dettate dal fatto di aver visto tutti i giocatori, vecchi e nuovi, italiani e americani, giovani e meno giovani, darsi l’obiettivo di allenarsi sempre al cento per cento, di mettersi a disposizione del coach e dei suoi assistenti per costruire qualcosa di importante, con la consapevolezza che la stagione sarà decisamente difficile eppure ci sono le possibilità di dimostrare il proprio valore. Dal primo test di Verona la squadra ha mostrato sempre miglioramenti: in difesa capitan Trevor Lacey e soci hanno alzato il livello dell’intensità, degli aiuti a sostegno dei compagni, dell’attenzione. In attacco ci si cerca maggiormente, con l’obiettivo di mandare alla conclusione l’uomo meglio piazzato, sfruttando i blocchi per il tiro dalla distanza o le qualità tecniche nell’uno contro uno.

Tutto bene? Certo che no, la Vanoli deve ancora migliorare ad esempio nella continuità di rendimento sugli interi quaranta minuti di gara, deve perfezionare ancora alcuni meccanismi per i quali serve tempo e non fretta. Sicuramente, da parte dei tifosi e degli appassionati (tranne il gruppo più affezionato che non è mai mancato alle amichevoli lontane dal PalaRadi), c’è grande curiosità di vedere all’opera la formazione 2024-2025, di studiare i nuovi componenti del gruppo, in particolare gli americani Tajion Jones, Phil Booth e Tariq Owens; così come c’è interesse nel capire lo stato di inserimento nel gruppo e le potenzialità dei vari Federico Zampini, Luca Conti, Stefan Nikolic e Federico Poser. E c’è sicuramente voglia di rivedere all’opera i beniamini Trevor Lacey, Paul Eboua e Corey Davis, tra gli artefici della brillante stagione scorsa chiusa con la riconferma nella categoria. La Supercoppa che ha visto l’Olimpia Milano prevalere all’overtime sulla Virtus Bologna, ha già reso l’idea di cosa ci aspetta, con le due corazzate destinate a giocarsi lo scudetto, mentre dietro ci sarà un ristretto gruppo di inseguitrici a cercare di rompere le uova nel paniere delle big e in coda sarà bagarre per evitare la retrocessione. La Vanoli, come lo scorso anno, è stata inserita dai commentatori nazionali nel novero dei club che si giocheranno la permanenza in A. Va bene, vuol dire che sarà ancora più soddisfacente stupire un’altra volta, mentre sugli spalti dell’impianto cittadino i fan biancoblù saranno supportati durante le pause dagli strumenti e dalla musica della Pep Band, formazione ‘ridotta’ della più grande Junion Band. Ci sono i presupposti perché al PalaRadi (primi match in casa il 6 ottobre alle 19 con Reggio e il 13 ottobre alle 18.15 con Pistoia) se ne vedano e se ne sentano delle belle.

A2. UNICO VERO OSTACOLO GLI INFORTUNI

La sconfitta di misura nell’amichevole di sabato scorso al PalaRadi con l’Assigeco Piacenza ha concluso la fase di preparazione prestagione della JuVi Ferraroni, da domenica impegnata nella terza stagione consecutiva in serie A2. L’obiettivo societario è e rimane quello di assestarsi sempre più nel secondo campionato nazionale, in un percorso che ha visto i gigliati cremonesi salvarsi al primo anno, e consolidare la conferma nella categoria con ampio anticipo lo scorso anno.

Il punto fermo juvino rimane coach Luca Bechi, tecnico di grande esperienza e conoscenza del basket non solo italiano, allenatore che ha dimostrato di saper costruire un gruppo importante anche ripartendo da zero in fatto di roster. È quello che la società presieduta da Enrico Ferraroni chiede al tecnico toscano anche per questa nuova avventura, nuova per davvero visto che la squadra è stata rinnovata per nove decimi e la formula del campionato è stata rivoluzionata, con la partecipazione di 20 squadre inserite in un unico girone e una formula che prevede la disputa di 38 partite tra girone di andata e quello di ritorno. La squadra prima classificata al termine della fase di qualificazione sarà promossa in serie A, le squadre classificate dal 2° al 7° posto verranno ammesse ai playoff. Tutti i turni di playoff si disputeranno al meglio delle 5 partite (alternanza casa-casa-fuori-fuori-casa), la squadra vincente la finale sarà promossa in Serie A. Le squadre classificate dall’8° al 13° posto verranno ammesse ai playin, mentre le squadre classificate al 14° e 15° posto disputeranno la Serie A2 2025/26. Le squadre classificate dal 16° al 19° posto verranno ammesse ai playout; le due squadre perdenti retrocederanno nel campionato di Serie B Nazionale. La squadra classificata al 20° e ultimo posto retrocederà direttamente in Serie B Nazionale. Insomma una stagione che vedrà al via parecchie ammiraglie, tutte votate al salto di categoria, ma i risultati della preseason sono stati chiari: nessuno avrà vita facile.

La JuVi Ferraroni, come detto, partirà domenica da Vigevano (PalaElAchem, ore 18) con l’obiettivo di costruire, mattone dopo mattone, un percorso all’insegna della solidità del gruppo e di conseguenza del gioco espresso in difesa e in attacco. Il precampionato è stato caratterizzato purtroppo da alcuni infortuni – il più grave la frattura al piede di Alessandro Naoni - che hanno costretto il direttore sportivo Marco Abbiati a correre ai ripari (chiamati a gettone, per gli allenamenti, due giocatori), mentre in vista dell’esordio dovrebbe rientrare a tempo pieno la guardia statunitense Isiah Brown, tenuto a riposo contro l’Assigeco dopo il problema fisico rimediato durante la prima gara del torneo quadrangolare di Modena. Nel complesso, la squadra di coach Bechi ha messo in mostra evidenti progressi tecnici, nelle ultime uscite è piaciuto l’atteggiamento e la voglia che ogni giocatore ha portato sul parquet, anche se la nota meno positiva è quella della mancanza di continuità di rendimento. Con l’Assigeco sabato, la JuVi Ferraroni ha giocato in maniera convincente nel primo e nel quarto parziale, meno bene invece nel secondo e nel terzo. È chiaro che allo stato attuale pesano gli intensi carichi di lavoro cui sono stati sottoposti i giocatori, ma vista la durezza del campionato era importante fare legna a livello atletico oltre che tecnico.

Da domenica si passa dalla fase di preparazione e studio alla verifica sul campo, con i gigliati chiamati a dimostrare di possedere lo spirito guerriero necessario per affrontare una stagione lunga e complicata.

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