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CALCIO COPPA ITALIA

La Cremonese tenta il colpo a Cagliari

Stroppa: "Avversario di alto livello, ma al di là degli obiettivi non mancheremo di giocare al massimo questo appuntamento"

Ivan Ghigi

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23 Settembre 2024 - 13:20

La Cremonese tenta il colpo a Cagliari

Giovanni Stroppa

CREMONA - Affrontare una squadra di serie A alza per definizione il livello della contesa: la Cremonese tenta il colpaccio contro un Cagliari che in campionato arranca per prendersi la qualificazione agli ottavi di Coppa Italia dove troverà la Juventus.

«Più che una questione di obiettivi - commenta Giovanni Stroppa - visto che lunedì siamo attesi dalla sfida a Brescia, è una questione di volontà di andare in campo per vincere. Sappiamo di affrontare una squadra di categoria superiore e questo rende l’impegno difficile. Cerchiamo di onorarlo al meglio con una prestazione di livello. Ho tante situazioni da considerare ma non verrà meno la voglia di dare il massimo in campo».

La trasferta in Sardegna impegnerà i grigiorossi che dovranno anche pensare al Brescia, ma forse sulla carta giocare al martedì è meglio che farlo al giovedì come toccherà invece alle rondinelle.

«Un piccolo vantaggio lo abbiamo perché giocare a inizio settimana concede il tempo necessario per recuperare quasi una settimana intera e valutare chi sarà disponibile per Brescia e chi no».

Il discorso si sposta necessariamente sulle assenze.

«Non saranno della partita Bonazzoli, Ceccherini e Ravanelli. Majer e Nasti hanno smaltito l’influenza, Lochoshvili per la Coppa non è squalificato e ritorna anche Buonaiuto».

La Cremonese riparte dopo la buona prestazione di Catanzaro. Finora si sono viste tante gare diverse in campo: in buona parte dipende dall’avversario?

«Sì, si registrano ogni volta dinamiche diverse che dipendono sia dall’avversario ma anche dal campo. A Catanzaro c’era un campo veloce e l’ambiente non era facile ma la squadra ha avuto personalità. Nel primo tempo è emersa la consapevolezza e la capacità di palleggiare, in sostanza di essere dominanti senza concedere nulla agli avversari anche sulle palle inattive. Nella ripresa siamo arretrati e abbiamo calato la pressione ma nell’ultima parte siamo usciti nuovamente. Il dominio contro il Catanzaro non è stato sul palleggio ma sulla presenza. I pericoli per noi sono arrivati su tiri da fuori, non ricordo parate di Fulignati mentre noi almeno quattro volte ci siamo presentati davanti al portiere. Le gare si dividono in tante piccole gare, ci sono momenti specifici e noi ne abbiamo avuti più di uno a nostro vantaggio. Ribadisco però che una squadra come nostra quando ha questi momenti deve chiudere la partita. Non essere così efficaci quando hai la possibilità di esserlo non è bello».

Il Cagliari come si diceva arranca in campionato, tanto che la squadra ha preparato l’appuntamento di Coppa Italia in ritiro.

«Se loro saranno più concentrati o determinati per questa situazione vuol dire che esalteranno meglio le loro qualità. Io ho visto la gara che hanno giocato contro il Napoli ed è stata impressionante sotto tanti aspetti. Il punteggio è stato pesantissimo ma il Cagliari ha avuto occasioni, ha lavorato bene uomo su uomo, è stato sempre presente sulla partita. Mi spiace per Nicola che è un grande allenatore e un amico visto che abbiamo giocato insieme a Genova ma non merita la classifica attuale. Però sulla qualità degli avversari non si discute. Non so se faranno o meno turnover ma butto due nomi tanto per capire di cosa stiamo parlando: Pavoletti e Lapadula».

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