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BASKET: PICK & ROLL

Vanoli: tre i pilastri alla base del gruppo

Il capitano Lacey, Davis ed Ebouah i punti fermi attorno a cui ruota il roster. Ora conta creare l’amalgama. Domani con Sassari attesi altri passi avanti. Intanto cresce l'attesa per vedere la Juvi all'opera

Daniele Duchi

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27 Agosto 2024 - 11:56

Vanoli: tre i pilastri alla base del gruppo

Phil Booth durante il primo test match giocato contro la Tezenis Verona

CREMONA - È stata una settimana importante quella che la Vanoli Basket si è appena lasciata alle spalle. Siamo solo alla primissima fase di preparazione in vista del prossimo campionato di serie A ma diversi paletti sono stati piantati per intraprendere la costruzione delle fondamenta di una stagione che si preannuncia ancora più competitiva delle precedenti. Innanzitutto, la comitiva biancoblu – dirigenti, allenatori, staff medico, giocatori - ha trascorso sette giorni molto intensi a Carisolo (località del cuore del patron Aldo Vanoli): si sono allenati insieme e soprattutto con il roster al completo dopo l’arrivo di Corey Davis, hanno fatto vita comune dentro e fuori la palestra, hanno migliorato e perfezionato le conoscenze reciproche.

Quello del ritiro in altura è sempre un momento fondamentale per la crescita del gruppo, per saldare quei rapporti di empatia e stima che saranno determinanti per ottenere risultati di un certo rilievo durante il campionato. E non è un caso che proprio nel finale di settimana, prima del rientro a Cremona, il general manager Andrea Conti e l’allenatore Demis Cavina abbiano ufficializzata la decisione di affidare l’importante ruolo di capitano a Trevor Lacey.

Possiamo affermare che la ferma volontà della società per questa stagione sia stata quella di costruire la nuova formazione attorno alla guardia dell’Alabama, e al tempo stesso a Paul Eboua e Corey Davis, tre punti fermi della scorsa stagione. Trevor e Paul vestiranno la divisa della Vanoli per il terzo anno consecutivo, ma è stato scelto Lacey per l’età (a ottobre compirà 33 anni), per il carisma, per l’esperienza, per la leadership, per la professionalità, per aver già ricoperto il ruolo di allenatore in campo e per l’importanza della sua figura all’interno dello spogliatoio, granitico supporto di coach Cavina.

E poi, non nascondiamolo, per quel suo sorriso accattivante, fondamentale per stemperare ogni situazione, sia positiva sia negativa. Trevor è il capitano giusto al posto giusto, il trait d’union – come abbiamo sottolineato più volte – fra lo staff tecnico e lo spogliatoio, ma anche tra giocatori stranieri e quelli italiani. La settimana di preparazione in altura è poi terminata facendo tappa a Verona ed effettuando il primo scrimmage (a porte chiuse) con la formazione locale di serie A2 della Tezenis degli ex Giulio Gazzotti e Jalen Cannon.

Non vale la pena dilungarsi troppo sul risultato finale (67-66 per i locali), la Vanoli ha evitato prudenzialmente di schierare il centro Tariq Owens mentre il motorino Davis era arrivato in pratica da poche ore e non ha avuto il tempo necessario di integrarsi con il nuovo gruppo. Non a caso coach Cavina ha insistito in particolare sui ragazzi italiani (in evidenza il play Federico Zampini e l’ala Luca Conti). Polveri umide, anzi bagnate, per gli americani Phil Booth e Tajion Jones, ma in generale tutta la squadra ha fatto registrare basse percentuali al tiro (14-30 da due, 7-25 da tre), mentre decisamente meglio la squadra cremonese si è mossa in difesa, dimostrando – i giocatori – di aver già assimilato le direttive dello staff tecnico, sebbene ovviamente vi siano ampi margini di miglioramento. Varie indicazioni sono state catalogate da Cavina e dai suoi assistenti, il lavoro da fare è ancora tanto e sarà interessante (in attesa dell’esordio ufficiale il 29 settembre in trasferta con Tortona) vedere la squadra in azione già domani a Nuoro (ore 20.30) contro il Banco di Sardegna Sassari. Sabato 31 agosto, alle ore 19 a Castelfranco Veneto (Treviso), i ragazzi di Cavina se la vedranno con la neopromossa Pallacanestro Trieste di Michele Ruzzier, mentre la prossima settimana la Vanoli sarà impegnata nella Valtellina Summer League.

SERIE A2

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Lorenzo Tortù capitano della Juvi Ferraroni

È la terza settimana di lavoro quella intrapresa ieri dalla JuVi Ferraroni, con la squadra impegnata ad aumentare ulteriormente i carichi di intensità atletici e tecnici oltre a costruire un gruppo affiatato e coeso che si possa presentare preparato e nella migliore condizione al taglio del nastro di fine settembre del campionato di serie A2. La scorsa settimana è stata quella che ha visto allenarsi con i nuovi compagni il play-guardia americano Isiah Brown, mentre nelle prossime ore è previsto lo sbarco in Italia dell’altro giocatore straniero, l’ala statunitense-dominicana Eddy Polanco. Le sensazioni di questa prima fase di pre-season sono decisamente positive, tutti i ragazzi selezionati dal direttore sportivo Marco Abbiati e dal tecnico Luca Bechi si stanno impegnando duramente; non a caso sono state innanzitutto le motivazioni dei singoli a dare l’impulso decisivo per la scelta poi sancita contrattualmente dalla società del presidente Enrico Ferraroni.

Anche per la JuVi è arrivato il tempo di scegliere il capitano del nuovo corso: la scelta di club e tecnico non poteva che essere quella di affidare l’importante e delicato ruolo a Lorenzo Tortù, unico confermato del roster cremonese dello scorso anno nonché uomo di fiducia di coach Bechi che lo aveva già allenato alla Cestistica San Severo nella stagione 2021-2022, giocatore che incarna alla perfezione quelli che sono i valori oroamaranto: passione, impegno e professionalità. Lo scorso anno Lorenzo ha chiuso la prima esperienza cremonese mettendo a statistica 13,9 punti e 5,6 rimbalzi di media a partita, ma soprattutto mettendo in evidenza una leadership di prim’ordine, una grinta e un attaccamento alla maglia niente affatto usuale.

Bellissime le parole che Tortù ha espresso alla stampa: «La Ju-Vi quest’anno è il miglior posto, per me, per affrontare una stagione così complicata. Con lo staff e la società sono stato talmente bene lo scorso anno che voglio confermare quello che ho fatto di buono ed ho veramente cercato in tutti i modi di rimanere. La società è stata super e grazie anche all’allenatore Luca Bechi, al vice allenatore ed al preparatore che avevo anche a San Severo posso lavorare con quello che considero uno staff perfetto per provare a ripetere quanto di buono fatto l’anno scorso. Ovviamente l’avermi anche dato un ruolo importante nella squadra di cui ne vado fiero fa sì che Cremona sia per me il miglior posto dove poter giocare questa stagione».

Si avvicina a grandi falcate, intanto, il primo test stagionale che vedrà la JuVi Ferraroni ospitare sabato alle 18, presso il PalaCava JuVi Center, la formazione dei Fiorenzuola Bees. Ovviamente nell’ambiente oroamaranto c’è grande curiosità nel vedere all’opera la rinnovata formazione pilotata da Luca Bechi e dal suo staff tecnico. Il precampionato gigliato proseguirà sabato 7 settembre con la Ferraroni band che affronterà l’Assigeco Piacenza presso il Campus Assigeco di Codogno. Nel weekend del 13-14 settembre, la squadra cremonese parteciperà quindi al torneo Modena Basket Cup sfidando venerdì 13 in semifinale la Rinascita Basket Rimini. Il giorno successivo si terranno le finali per il 3º e per il 1º posto. Mercoledì 18 settembre la JuVi Ferraroni affronterà ad Orzinuovi la nuova OrziBasket ed infine, il 21 settembre al PalaCava, andrà in scena la ‘gara di ritorno’ contro l’Assigeco Piacenza.

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