LA PROVINCIA A CINQUE CERCHI
22 Luglio 2024 - 05:00
CREMONA - Tic toc, i secondi passano e ormai per tutti gli atleti del mondo non c’è più tempo di guardarsi alle spalle. Venerdì partiranno i Giochi Olimpici di Parigi e quello che è stato messo nelle gambe deve fare la differenza. Il mondo aspetta imprese, storie e soprattutto risultati. Cremona c’è e come nel passato vuole farsi notare. Nell’ultima edizione di Tokyo (tre anni fa) l’incredibile bottino di due medaglie d’oro con Valentina Rodini e Fausto Desalu, oltre che un bottino importante per il ct del ciclismo Marco Villa. Ora le cose sono cambiate, se Valentina non è riuscita a qualificarsi nel canottaggio le speranze di medaglia cremonesi ci sono ancora.
E sempre nello sport di remo con Giacomo Gentili che parte tra i favoriti nel quattro di coppia dopo la beffa del quinto posto di Tokyo quando l’oro sembrava alla portata. Ci sarà ancora il velocista Fausto Desalu nonostante dopo l’ultima Olimpiade abbia perso un po’ di smalto anche se nell’ultimo periodo sui duecento è tornato a ruggire. Prima volta assoluta per Miriam Vece nel ciclismo, per Riccardo Orsoni nella marcia e per Sveva Gerevini nell’eptathlon. Difficile che possano arrivare nelle medaglie, ma si sa che in competizione come queste le sorprese sono sempre dietro l’angolo.
Ma oltre gli atleti, la nostra provincia è ben rappresentata anche nei tecnici. Nel ciclismo il Cremasco comanda con ct Marco Villa di Montodine e nel suo staff Ivan Quaranta di Vaiano e Piero Baffi di Vailate. Sulle acque di Vaires-sur-Marne il dt Oreste Perri della canoa e il collaboratore tecnico del settore femminile del canottaggio Gigi Arrigoni sono pronti a portare a casa qualche podio importante. Ma non finisce qui. Nel settore giudici ci sono Laura Patti e Aldo Basola colonne del triathlon internazionale.
Ha scritto una pagina di storia. Sua personale, perché Miriam Vece partecipa per la prima volta all’Olimpiade. Allo stesso tempo, è capitolo importante per il ciclismo su pista, perché in passato non ci sono mai state partecipazioni azzurre nel keirin, inserito dal 2012 nel programma a cinque cerchi, mentre nella velocità risaliva a 36 anni fa l’ultima presenza di un’italiana ai Giochi. Vece è decisa a mettersi in luce nelle prove in programma al velodromo di Saint Quentin en Yvelines, una pista che lei conosce bene. In carriera, la romanenghese ha conquistato un bronzo ai Mondiali di Berlino del 2020 nei 500 metri a cronometro, specialità che non è inserita nel programma ai Giochi, e si è ripetuta nella rassegna continentale di Plovdiv in Bulgaria nello stesso anno. L’azzurra fa l’esordio alle Olimpiadi nel keirin, primo turno mercoledì 7 agosto, e corre due giorni nella velocità.
Echeggiano ancora forti le emozioni che ha fatto vivere con la 4x100 maschile, oro a Tokyo 2020. Fausto Desalu non ha considerato quel traguardo un punto di arrivo, ma la volontà è di riuscire a scrivere altre pagine importanti dell’atletica. Il velocista di Casalmaggiore vuole provare a farlo anche a Parigi. Sono le sue terze Olimpiadi e si presenta con una condizione in crescendo: lo conferma il 20”08 in Svizzera di qualche giorno fa, secondo migliore tempo di sempre di un italiano sui 200 metri e primato personale abbassato dopo sei anni. Desalu è deciso a migliorare il sedicesimo posto di Tokyo. Le ultime prestazione lo hanno portato a riproporsi anche per la staffetta 4x100, da cui era stato escluso negli ultimi impegni. Il suo nome è inserito tra gli azzurri e la decisione spetta al direttore tecnico Antonio La Torre. L’esordio a Parigi nei 200 metri del velocista di Casalmaggiore è lunedì 5 agosto.
La regina italiana dell’eptathlon è all’Olimpiade di Parigi. Un sogno che è diventato realtà per Sveva Gerevini. L’azzurra di Casalbuttano è riuscita a conquistare la qualificazione alla prova a cinque cerchi con uno splendido percorso fatto di talento, impegno, costanza. La stagione in corso è stata di grandi risultati e, poco più di un mese fa, a Roma, è arrivato il primato nazionale dell’eptathlon, con 6379 che le hanno permesso di superare il precedente che durava da 25 anni. Solo due anni fa considerava il pass per Parigi "un'utopia" e invece è riuscita a centrare il prestigioso traguardo. Una sfida che ha modo di vivere con la giusta emozione, soprattutto con la determinazione per riuscire nel migliore risultato possibile. L’esordio alle Olimpiadi per la multiplista di Casalbuttano è in programma giovedì 8 agosto con la prima parte del programma dell’eptathlon, che chiuderà il giorno dopo.
Ha scritto che ogni passo di marcia in carriera è stato fatto sognando le Olimpiadi: un obiettivo che è diventato realtà con la sua prima partecipazione all’appuntamento a cinque cerchi. Con i suoi ventiquattro anni, Riccardo Orsoni è il più giovane dei cremonesi al via di questa edizione parigina dei Giochi Olimpici. Per il marciatore di Piadena, che ha mosso i primi passi nell’atletica all’Interflumina di Casalmaggiore, è il coronamento di un percorso di crescita e che in particolare quest’anno lo ha visto protagonista in vari impegni internazionali. Ai Mondiali a squadre di Antalya è arrivato settimo con il primato personale di 1h20’11” e ha ottenuto il bronzo con gli Azzurri. La conferma è poi arrivata agli Europei che si sono svolti a Roma a inizio giugno, chiusi al sesto posto. I 20 chilometri di marcia aprono il programma dell’atletica ai Giochi di Parigi e sono in programma giovedì 1 agosto.
Deciso a prendersi quella medaglia che è sfuggita con tanto rammarico a Tokyo. Giacomo Gentili vuole essere protagonista ai Giochi di Parigi 2024. In Giappone, tre anni fa, il cremonese è stato quinto con il quattro di coppia al termine di una prova che ha lasciato tanto amaro in bocca. Nell’edizione delle Olimpiadi alle porte, gli azzurri vogliono stupire. E l’obiettivo mira in alto. Nella stagione in corso, ad aprile, Gentili e il team azzurro hanno vinto il titolo europeo, dominando sulle acque del Maty a Szeged in Ungheria la finale dei campionati continentali assoluti. È stato il quarto trionfo in Europa per l’azzurro. La sua stagione finora ha registrato inoltre un doppio terzo posto nelle tappe di Coppa del Mondo a Varese, sempre nel mese di aprile, e a Lucerna, a maggio. Primo tra i cremonesi in gara in questa edizione dei Giochi, il debutto di Gentili è sabato con la batteria di qualificazione. È la sua seconda Olipiade.
CREMONA - Luigi Arrigoni per il canottaggio, Oreste Perri per la canoa e Marco Villa per il ciclismo su pista. Direzione Parigi anche per tre tecnici azzurri, ognuno con un ricchissimo bagaglio di esperienze alle spalle. Arrigoni è alla quarta Olimpiade «ma in realtà sono sei. Ho cominciato nel 2004 ad Atene con il doppio di Galtarossa e Sartori, terzi. Ho fatto poi Pechino 2008 ma a casa: ho allenato il quattro senza pesi leggeri ma non ero andato in Cina. Quindi a Londra 2012 ma il ricordo con piacere quella del 2016 con la barca qualificata da Giacomo Gentili che però sarebbe andato solo quattro anni dopo a Tokyo. I Giochi del 2020 furono quelli dell’oro di Valentina Rodini indimenticabile. Ora questa quarta avventura che vivrò direttamente. Per me il momento più emozionante è stato l’oro di Valentina perché è stata una sorpresa assoluta. Oggi c’è entusiasmo perché abbiamo ragazze che vanno avanti da sei anni: abbiamo portato il primo otto femminile ai Giochi e c’è molta attesa per questa barca».
Arrigoni segue il settore femminile ma avrà un occhio anche per Giacomo Gentili. «Lui è eccezionale, è uno dei capovoga migliori a livello mondiali e viverlo fianco a fianco vedi che ama il suo quattro di coppia. È la sua vita. Chiedo ai cremonesi di fare tanto tifo e di essere orgogliosi delle società di Cremona, anche quella di Casalmaggiore». Un allenatore ascolta i ragazzi ma mette a punto anche le barche. «La barca deve essere perfetta: si parla degli atleti ma tutti ignorano il lavoro che si nasconde dietro una imbarcazione. È un cantiere, quasi una Formula 1 in cui bisogna calibrare tantissimi dettagli in base all’atleta, al vento, alle onde. Quasi nessuno immagina che lavoro c’è per mettere a punto anche la barca, oltre che ascoltare le esigenze dell’atleta».
Oreste Perri come direttore tecnico della canoa parte con buone sensazioni e si avvicina alla sua 11ª Olimpiade della sua vita. «L’emozione è sempre grande, l’Olimpiade è il momento clou per un atleta e un tecnico. Ti aiuta a tenere alte le motivazioni. Partecipiamo con cauto ottimismo con atleti che hanno vinto medaglie nella Coppa del Mondo. Siamo consapevoli del compito che ci attende. Ungheria, Germania e Polonia sono le nazioni più competitive».
Riflettori puntati anche sull’Italia del ciclismo su pista di Marco Villa, che a Parigi guida sia il gruppo maschile, sia il femminile. È la quarta Olimpiade da commissario tecnico per il montodinese, che è stato anche bronzo nel 2000 a Sydney nella Madison con Silvio Martinello. A Parigi sono molte alte le attese per il gruppo azzurro. «Cercheremo di onorare il livello raggiunto in questi anni – ha commentato il ct azzurro - e sappiamo sarà dura, perché sono cresciuti anche gli avversari, ci hanno preso le misure, ma abbiamo lavorato per continuare a migliorare». Su Miriam Vece, Villa ha sottolineato che «ha fatto un grande lavoro in questi anni».
S.E.C. Spa – Divisione Commerciale Publia : P.IVA 00111740197
Via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona : Via Cavour, 53 - 26013 Crema : Via Pozzi, 13 - 26041 Casalmaggiore