02 Maggio 2024 - 19:26
Gli intervenuti alla presentazione del Circuito del Porto
CREMONA - Una corsa che esprime il territorio in un contesto internazionale. L’identità della 57ª edizione del Circuito del Porto è stata rivelata in sala Consulta di palazzo comunale. Domenica il ciclismo torna protagonista a Cremona con la gara più attesa, la sfida dedicata agli Elite e Under 23 che è pronta a regalare le emozioni in un viaggio tra tradizione e novità. Un impegno che vede protagonisti corridori provenienti da tutto il mondo, decisi a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro dell’appuntamento classico per velocisti.
L’ultimo a esserci riuscito è stato Mattia Pinazzi, che un anno fa ha regalato all’Arvedi Cycling la soddisfazione della gioia di vincere la gara di casa. Sono centottanta chilometri tutti da vivere, tra tatticismi e sorprese per scrivere un’altra pagina ricca di fascino della storia di questa manifestazione.
«L’edizione scorsa abbiamo toccato il nostro apice – ha spiegato Rossano Grazioli, presidente del Cc Cremonese 1891 – ma ogni anno cerchiamo di migliorare e anche per domenica abbiamo portato una novità all’interno dell’organizzazione, stavolta da un punto di vista logistico: la segreteria dell’evento sarà infatti alle Colonie Padane, che è già stato punto di riferimento importante per il campionato italiano di ciclocross organizzato a gennaio. Sotto il profilo agonistico, lo scorso maggio c’è stata la grande soddisfazione della vittoria di Pinazzi e anche in questa edizione per il successo finale ce le giocheremo. Domenica sarà una splendida giornata di sport».
Un viaggio nella tradizione, con firme illustre nel corso della sua storia. Stefano Pedrinazzi, attuale presidente della Federciclismo in Lombardia, ha conquistato un terzo posto nel 1984, ma oggi il Circuito del Porto è visto soprattutto con l’occhio del dirigente sportivo: «É una corsa che orgogliosamente alza il livello dell’attività del comitato lombardo. In un ciclismo che cambia, è importante cogliere la capacità della manifestazione di essere in evoluzione continua, di sapersi adeguare allo sviluppo attuale del nostro sport, di essere internazionale, pur mantenendosi fedele alla tradizione».
A portare tra i numeri importanti dell’edizione di domenica è stato Antonio Pegoiani, direttore di organizzazione, che ha voluto sottolineare soprattutto il grande lavoro nella realizzazione dell’evento e di una «professionalità sempre più presente nella macchina organizzativa del Circuito del Porto. Una corsa che vede 31 squadre al via, di cui 13 continental, con 5 straniere, 1 professional e 17 team di club, con 5 straniere. La gara si mantiene fedele alla sua tradizione nel percorso ed è per velocisti: il riscontro che ogni abbiamo sulle richiesta da parte delle società di essere al via è un’indicazione importante del valore della corsa. Lo è per la città di Cremona, ma anche per tutto il movimento ciclistico».
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