13 Aprile 2024 - 18:08
Mister Giovanni Stroppa
CREMONA - «Per la prima volta mi sono arrabbiato con la squadra nell’intervallo. Non ci sta arrivare tante volte in area e non concretizzare. Abbiamo fatto un passo indietro sotto il profilo della personalità e nella voglia di portare a casa i tre punti. Una volta passati in vantaggio, contro una squadra chiusa, dovevamo giocare con più cattiveria e personalità». Mister Giovanni Stroppa è arrabbiato con la squadra e con sè stesso a fine partita.
Cosa non è andato?
«Dovevamo gestire meglio il vantaggio. Ho provato a fare qualche cambio nell’intervallo per dare un segnale, ma nel secondo tempo l’energia è andata via via scemando, anche dal punto di vista tecnico. Il caldo non ci ha aiutato».
Fuori Falletti e Johnsen a fine primo tempo. Rifarebbe le stesse scelte?
«Con il senno di poi è difficile ragionare. Di certo mi chiamo in causa. In quel momento pensavo fosse la scelta giusta, può essere che non sia stato così. Nel primo tempo abbiamo concesso occasioni e gol per colpa delle nostre disattenzioni. Io devo fare sicuramente molto ma molto meglio».
Gli obiettivi per la promozione diretta si sono ridimensionati?
«Il mio modo di pensare è quello di non mollare. Ci credo ancora. Se penso a quello che poteva essere mi faccio ancora più male... Ben vengano le gare di Catanzaro e Venezia per capire a che punto siamo. Perchè noi non siamo questi. Non posso dire che la prestazione non ci sia stata, ma a livello caratteriale c’è molto da rivedere. Il sangue deve ribollire in queste gare e questa cosa non si è vista. La colpa è mia».
Nel finale la squadra è sembrata stanca e quasi intimorita.
«Sì. Abbiamo cercato di stimolare i ragazzi in tutti i modi gridando, sostenendoli, caricandoli. Avremmo potuto essere più scolastici per non prendere quelle ripartenze. In quel momento però eravamo stanchi e annebbiati abbiamo perso lucidità. Ripeto, sotto il profilo caratteriale la colpa è mia se la squadra non ha risposto bene».
Due punte nel finale. Può essere un’arma?
«Ci vuole ordine in campo. Quando la Cremonese gioca con ordine difficilmente sbaglia la partita. Questa è stata una situazione eccezionale. Dovevamo fare più cross e migliori. Invece la palla arrivava sempre sul terzo palo...».
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