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CASALMAGGIORE. VOLLEY SERIE A1 FEMMINILE

Vbc: cessione del titolo, i tifosi sono sconcertati

«La notizia è stata come un fulmine a ciel sereno: ci sono incredulità e amarezza». Confermata la trattativa con Cuneo: per il futuro restano sul tavolo diverse ipotesi

Matteo Ferrari

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04 Aprile 2024 - 19:51

Vbc: cessione del titolo, i tifosi sono sconcertati

CASALMAGGIORE - Aldilà dei playoff scudetto l’argomento del momento nel volley nazionale è la cessione del titolo sportivo di serie A1 da parte della Vbc Casalmaggiore al Cuneo Granda Volley. La trattativa è stata confermata, non c’è ancora l’accordo ufficiale ma ufficiosamente pare che i movimenti siano già definiti. Bracchi, sotto contratto con Casalmaggiore, avrebbe già accettato la proposta di Cuneo, mentre Panetoni e Polder potrebbero raggiungerla a breve; più incerta la posizione di coach Lorenzo Pintus, artefice di una cavalcata entusiasmante e ora in mezzo al guado di questa probabile cessione del titolo. Insomma, salvo nuovi, improbabili, capovolgimenti di fronte, Cuneo affronterà il prossimo campionato di A1 al posto di Casalmaggiore, il closing potrebbe arrivare entro la settimana.

Cosa farà, invece, la Vbc non è ancora chiaro perché l’ipotesi di una A2 per provare a ripartire sembra perdere piede di ora in ora tanto che Cuneo avrebbe già la fila di pretendenti al titolo di A2 e tra queste non ci sarebbe la Vbc, decisa, a questo punto a chiudere i battenti o a ripartire dalla serie B (peraltro in B2 c’è Viadana targata proprio Vbc Rigoletto).

Vero è anche che la A2, in termini di acquisizione del titolo, concede tempi più comodi anche se l’allestimento di una squadra di alto livello è quasi precluso dato che le regine della prossima A2 sono, di fatto, già tutte formate. Il mancato rinnovo del main sponsor Trasporti Pesanti e l’ennesima estate a cercare nuovi sostenitori di un certo peso nell’incertezza di raggiungere il risultato hanno probabilmente indotto la dirigenza di Via Baslenga a prendere in considerazione l’idea di non andare oltre e fare, piuttosto, un passo indietro.

Il tutto, ovviamente, dopo il 24 marzo, perché prima l’ipotesi non poteva prendere corpo dato che le possibilità che Cuneo retrocedesse sembravano davvero poche. In questo scenario, però, la voce più dolente è ovviamente quella dei tifosi che dopo un girone di ritorno di altissimo livello erano già proiettati al futuro, confortati dalla conferma di coach Pintus e da un mercato che, senza ufficialità, nei primi nomi circolati faceva ben sperare anche per la stagione 2024-2025.

«Siamo ovviamente sconcertati – commenta Massimo Villa facendosi portavoce dei Passione Rosa Supporters una delle tifoserie organizzate di Casalmaggiore – perché non ci aspettavamo che la situazione potesse portare a questo punto. Essere catapultati sul baratro della cessione del titolo ci spaventa come tifosi e l’unica cosa che possiamo fare e che ci sentiamo di dire è che speriamo che la società possa tentare sino all’ultimo di trovare risorse per non dover cedere il titolo. L’idea che ci siamo fatti è che si riproponga quanto accaduto all’indomani del mancato rinnovo di ÈPiù, ovvero la società, senza l’investimento importante di un main sponsor fa ovviamente fatica a sopravvivere e passare un’altra estate nell’incertezza, rischiando di fare mercato al buio sia difficile da sostenere. Per questo speriamo che ci sia ancora una speranza, pur flebile, che qualche investitore si faccia avanti e non costringa la Vbc a vendere».

Considerazioni poco diverse arrivano dagli Irriducibili Rosa nelle parole di Alberto Zontini e Mauro Vigna che della Vbc è stato anche addetto stampa nell’esaltante cavalcata al tricolore.
«La notizia della possibile cessione del titolo ci è piombata addosso come un fulmine a ciel sereno. Prevalgono incredulità ed amarezza specie perché questa notizia arriva all’indomani delle dichiarazioni rassicuranti rese dalla società e di una stagione conclusa in crescendo che aveva riportato entusiasmo al PalaRadi proiettando tutti ottimisticamente alla prossima stagione. Non essendo interni alle dinamiche di questo momento non sappiamo cosa induca la società a fare questo passo e, nel caso, quali saranno gli scenari successivi, situazione che alimenta disorientamento e tristezza. Di certo c’è che quello che la Vbc è stata in questi undici anni di A1 – e anche prima – un patrimonio che nessuno ci potrà mai togliere, frutto di un miracolo sportivo del quale andremo sempre orgogliosi. Allo stesso modo, pur nel dispiacere da tifosi, saremo sempre pronti a non mollare, a sostenere la Vbc a qualsiasi latitudine o, nel caso, a ringraziare la società per quanto fatto e per le emozioni che ci ha fatto vivere».

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