16 Febbraio 2024 - 17:13
Il primo allenamento di Giovanni Mussa
CREMA - Il mondo è piccolo. Soprattutto per la Pergolettese. Che gira e rigira ripropone spesso dei déjà vu per la propria panchina. Dopo i ritorni di Venturato, di Tacchinardi, di De Paola, di Albertini e di Contini, ecco servito il Mussa bis. Come anticipato, dopo l’esonero di Matteo Abbate, la società gialloblù ha affidato la panchina della prima squadra al castelleonese Giovanni Mussa, che ha firmato un contratto fino al 30 giugno. Il trainer aveva già guidato la squadra da marzo a maggio del 2022, portandola alla salvezza e alla conquista dei playoff per la prima volta nella storia della società.
Questo il suo primo commento: «Sono contento, ho accettato di buon grado questa seconda opportunità. Ringrazio la società che mi ha richiamato dopo che avevo deciso due anni fa di non proseguire qui. La stima rimane immutata e anche i valori sono comuni. Farò tutto quanto è nelle mie possibilità per aiutare il Pergo».
Il momento che la squadra attraversa è di estrema difficoltà. Ragion per cui ci sarà da rimboccarsi le maniche.
«La categoria – afferma Mussa - impone il fatto di dover giocare con grande fisicità e temperamento. La prima cose su cui provare a incidere è l’atteggiamento. Faremo di tutto per ricreare un ambiente che sia positivo e sereno, perché quando i risultati non vengono il clima non è mai dei migliori. E poi dovremo migliorare sia sull’approccio che sulla prosecuzione della gara. Non voglio che nessun episodio a favore o a sfavore incida sulla tenuta mentale dei ragazzi. Dobbiamo sempre rimanere in partita per tutti i 90 o 100 minuti di gioco».
Dalle parole del tecnici si evince che la prima cosa su cui agire è l’aspetto mentale. «Un allenatore deve lavorare su tutti gli aspetti. Indubbiamente, quello mentale è il principale. Un calciatore può essere forte finché vuole, ma se mentalmente non è a posto non avrà mai un buon rendimento. L’approccio psicologico è il più importante, poi viene quello fisico, ma ho visto che la squadra corre e sta bene. Infine ci sono l’approccio tecnico e tattico. Nel primo caso, il gruppo è forte. Tatticamente, magari proveremo anche qualcosa di nuovo per poter mettere in difficoltà gli avversari».
Dopo tre sconfitte consecutive, il debutto di Mussa sarà domani a Trento, in uno scontro diretto contro una formazione che si è rilanciata grazie al mercato, agli ultimi risultati e il cambio di allenatore. «Speriamo che anche la Pergolettese possa rilanciarsi con il nuovo tecnico, allora. A me interessa vedere una squadra che inizi un percorso di crescita, che faremo insieme. Non dobbiamo salvarci domani, ma all’ultima partita di campionato. Dobbiamo rimanere uniti come gruppo, come ambiente, come società e tifosi per poter portare a casa un risultato finale che dovremo sudare».
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