Juvi Ferraroni: finale da star e anche l'Urania cade

CREMONA - Bastano sei minuti di vera Juvi per piegare un avversario ostico come l’Urania Milano al PalaRadi. Il tutto dal 34’ in poi, quando sono saliti i giri della squadra di Bechi. Soprattutto in difesa la Ferraroni ha cambiato passo iniziando a diventare sempre più efficace, andando a contrastare ogni tiro, chiudendo l’area e soprattutto mettendo le mani addosso sui tiri da tre punti di Montano e compagni.

Una spinta eccezionale che ha permesso di piazzare un parzialone di 20-0 che di fatto ha ucciso la gara. L’Urania ha subito un destro-sinistro che l’ha fatta barcollare e poi andare al tappeto. Un ko reso meno amaro dallo scatenato Amato, che nel finale ha provato con la forza della disperazione a riaprire la partita. Ma non c’è stato nulla da fare: Juvi in controllo totale e finalmente sciolta in attacco come non lo era mai stata per tre quarti di match.

Ma la serie A2 è anche questa: saper aspettare il momento buono per piazzare la zampata: e sporcarsi le mani e capire che quando non è serata di fioretto, si può tranquillamente lottare nel fango usando la clava. E la Juvi lo ha fatto con tutti i suoi effettivi, dimostrando ancora una volta di essere un collettivo vero, con pochi leader ma con tanti protagonisti silenziosi.

JUVI FERRARONI CREMONA  95
URANIA MILANO                    82

Juvi Ferraroni Cremona: Benetti 10, Cotton ne, Sabatino 9, Biaggini ne, Musso 9, Medford 12, Grassi ne, Costi 7, Vincini 9, Magro 6, Tortù 23, Timperi 10. All. Bechi.

Wegreenit Urania Milano: Anchisi ne, Potts 9, Piunti 13, Amato 23, Montano 10, Landi 4, Bonacini, Solimeno ne, Severini 11, Ciccarelli, Cavallero 12. All. Villa.

Arbitri: Terranova, Passinadri, Calella.

Parziali: 20-27, 45-45, 63-66 (25-18, 18-21, 32-16).

Note: Juvi da tre 5-17, da due 30-45, liberi 20-23. Urania da tre 11-33, da due 17-34, liberi 15-17. Rimbalzi 38-29, falli 24-25. Spettatori 500 circa.