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IL RAGAZZO SPECIALE

Calcio: la storia di Gennaro 'tifo Soncinese, pronto a motivare la squadra'

Il 29enne disabile a bordo campo: 'Mi sento a casa e qua ho tantissimi amici. Dobbiamo lottare'

Giovanni Ricci

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11 Ottobre 2023 - 17:27

Calcio: la storia di Gennaro 'tifo Soncinese, pronto a motivare la squadra'

Il giovane Gennaro Speranza a Soncino

SONCINO - Tra i tanti tifosi che la Soncinese può vantare nella sua avventura in Eccellenza, spicca quello di Gennaro Speranza, 29 anni. Uno sportivo vero, nativo di Napoli, ma ora cremasco a tutti gli effetti visto che vive a Ricengo, dopo aver frequentato gli studi allo Sfraffa di Crema.

Alla domenica qualche volta, papà Salvatore permettendo, con la sua carrozzina è presente alle gare casalinghe delle sua formazione del cuore («dopo la Nazionale e il Napoli»): la Socinese.

Domenica sul terreno del Borgo, prima del fischio d’inizio della gara persa per 1-2 contro Mapello, si è fatto scattare una foto in compagnia di mister Lucchi Tuelli e capitan Pagano. 'Mi considero un tifoso nostrano. Un peccato la sconfitta, ma la squadra deve riscattarsi domenica in casa della nuova capolista Muggiò, che annovera un certo Alex Diana che ha segnato 6 gol in altrettante gare. Al presidente Zuccotti l’ho detto a fine gara che non ci sono gare facili. La squadra ha imboccato la strada giusta e deve convincersi che dovrà dare più regolarità nei risultati alla luce di una continuità di rendimento che vedo in crescendo, deve scrollarsi di dosso la zona calda playout'.

È vero che dopo 5 anni ha lasciato il tifo dell’Offanenghese per passare a quello Soncinese? 'Ho semplicemente seguito le orme dei miei amici giocatori Pagano, Piras, Davini, Ferrari e mister Lucchi Tuelli. Quando ho saputo proprio da questo giornale che il mio amico Marco era stato messo sotto contratto ho fatto festa'.

Torniamo al Napoli e allo scudetto: 'Il sogno nel cuore che si è avverato dopo oltre un trentennio di speranza'.

Torniamo alla Soncinese come si trova nell’ambiente? 'È piacevole intrattenersi lì. Non mi sento affatto emarginato, ma coinvolto. Ho dato persino la mia disponibilità a mister Lucchi Tuelli per parlare alla squadra per cercare di motivarla. La Soncinese merita questa categoria, non le manca nulla, ottima dirigenza con presidente Zuccotti, patron Grossi e dg Bandera. Perfetta la gestione della struttura, una squadra diretta da un mister competente. Ma è chiaro che nel calcio non sono le parole, ma i risultati che fanno classifica. Io mi porto sulle spalle un macigno, ma la società deve fare i conti con un peso non indifferente, quello di salvarsi solo con le proprie forze'.

Lo scorso anno ha visto poche partite della Sonci. Farà meglio? 'Devo fare i conti con mamma Loredana e papà Salvatore. Mi trovo bene al campo alla domenica, mi auguro più presenze'.

Lanci uno slogan. 'La disabilità non ci toglie la voglia di vivere grandi emozioni'.

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