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CALCIO. LA STORIA

Inclusione, Salvatore Totò Cascio incontra la squadra non vedenti del Crema

Protagonista da bambino del film «Nuovo Cinema Paradiso», è diventato ipovedente inseguito alla retinite pigmentosa: «Lo sport è strumento di aggregazione». L'attore siciliano è in città per presentare il suo libro

Gabriele Cogni

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01 Novembre 2022 - 11:03

Inclusione,  Salvatore Totò Cascio incontra la squadra non vedenti del Crema

Salvatore Totò Cascio (secondo da sinistra) con alcuni componenti della squadra

CREMA - Lo sport come strumento di aiuto nell’inclusione, nella consapevolezza, nell’autonomia.

Salvatore Totò Cascio non ha dubbi sull’importanza della pratica sportiva per le persone diversamente abili. L’attore siciliano ha voluto portare il saluto e la sua testimonianza in un incontro al centro sportivo San Luigi con i ragazzi della squadra non vedenti del Crema 1908.

Protagonista da bambino nel celebre film premiato con l’Oscar «Nuovo Cinema Paradiso» di Giuseppe Tornatore, Cascio ha dovuto affrontare una grave patologia, la retinite pigmentosa, che l’ha reso ipovedente.

salvatore

Salvatore Totò Cascio da bambino e ora

In città per la presentazione del suo libro scritto con Giorgio De Martino «La gloria e la prova, il mio nuovo Cinema Paradiso 2.0», l’attore ha avuto modo di incontrare i ragazzi della squadra nerobianca e lo staff tecnico. Li ha voluti conoscere raggiungendoli direttamente al campo del centro sportivo di via Bottesini e ne è nata con loro una lunga chiacchierata, fatta di racconti, di esperienze, di sorrisi. E di passione, quella che l’attore ha colto nei giovani calciatori, sottolineando la bellezza e il valore dello spirito di squadra. Lo sport che diventa per le persone diversamente abili un veicolo di aggregazione, ma anche «di sfida per provarci – ha evidenziato Cascio - lottare, riuscire. E può fornire ancora più coraggio».

Proprio ciò che l’attore siciliano vuole trasmettere attraverso la sua testimonianza: «Per anni – ha detto - io ho vissuto la mia disabilità come una condanna, poi sono riuscito, come penso questi ragazzi, a trasformarla in condizione. Cambia tutto. E si può fare».

Nel suo incontro non sono mancate inoltre parole di elogio per il Crema: «Una realtà straordinaria, che si è affermata in tutta Italia per il suo valore tecnico e per la bellissima esperienza umana che ha saputo costruire per i suoi atleti non vedenti. Complimenti alla società per la progettualità generosa e ambiziosa. Molti dovrebbero prenderla ad esempio e percorrere la stessa strada».

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