06 Agosto 2021 - 19:45
TOKYO - Italia Paese di santi, navigatori e atleti. La versione aggiornata di un vecchio luogo comune trova il suo compimento nella più bella giornata dello sport azzurro in generale, e dell’atletica in particolare. L’Italia celebra in un colpo solo il primato di medaglie in un’Olimpiade (38, staccate nettamente le nazionali di Los Angeles '32 e Roma '60), i cinque ori nell’atletica e soprattutto, quello che appare siderale, il dominio assoluto nella velocità mondiale. La 4X100 azzurra infatti bissa il successo di Jacobs nei 100 con una prestazione che è un tripudio di integrazione, amicizia e riscatto. Due neri e due bianchi trascinano tutto il Paese a una gioia pari a quella delle imprese della nazionale di calcio. Una felicità quasi incredula, ma giustificata oltre che dalla prestazione leggendaria da come si configura il successo: con quattro staffettisti-moschettieri che corrono l’uno per l’altro dandosi il testimone, metafora in questo caso di affidamento e fiducia.
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