Pomì a Montichiari, semifinale a un passo

MONTICHIARI — Poco spazio a tatticismi e tecnicismi, ad incastri di rotazioni o a fondamentali da affinare: stasera serve solo chiudere i conti. La Pomì Casalmaggiore scende in campo oggi in gara2 (ore 18, palaGeorge di Montichiari) dei quarti di finale scudetto contro la Metalleghe Sanitars Montichiari forte della vittoria ottenuta in gara 1 con la palla del match point sulla racchetta. Espugnare Montichiari significherebbe semifinale scudetto immediata e una settimana per prepararsi a gara 1 lasciando a Modena e Conegliano il compito di raggiungerla.

Ormai bresciane e casalesi si conoscono, si affrontano per la quinta volta in stagione (3 in campionato e 1 al torneo di Bussolengo) e sanno punti forti e punti deboli dell'avversario. Montichiari parte dalla consapevolezza di aver spostato sensibilmente il proprio raggio d'azione comandando le operazioni per lunghi tratti in gara 1, guadagnando vantaggi sensibili e peccando di ingenuità nei momenti cruciali dei tre set. Un 3-0 che ha replicato i due precedenti in campionato ma che nello spartito è stato sostanzialmente diverso. Gioli e socie sanno di aver messo in difficoltà la Pomì e sono convinte di poter far saltare i piani di Mazzanti davanti al proprio pubblico.

Casalmaggiore si è scrollata di dosso le pressioni di un match, gara1, da vincere a tutti i costi, ottenendo il massimo risultato col minimo sforzo. Pur giocando la propria pallavolo solo a tratti è riuscita a schienare l'avversario senza concedergli repliche dando il colpo di reni nel momento del bisogno.

Pigiare sull'acceleratore in fase di cambio palla, mantenere l'ottimo fatturato dai nove metri e dare continuità al muro incisivo per togliere sicurezze agli attaccanti di palla alta monteclarensi; se possibile, stringere ulteriormente sulla fast di Gioli per chiudere ogni discorso ed evitare che il primo passo compiuto a Cremona non sia vanificato da una sconfitta che sposterebbe nuovamente la pressione sulle spalle della Pomì in una gara 3 (eventualmente martedì, ore 20.30, palaRadi di Cremona) che il pubblico eviterebbe volentieri di vedere.