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29 marzo 1944

Cassino, battaglia infinita

I cambi di rotta del cardinal Salotti

Marzo 2019

Cassino, battaglia infinita

Dal Quartier Generale del Fuhrer, 28 marzo Il Comando Supremo delle Forze Armate germaniche comunica: (...)Nel settore di Cassino, durante la giornata, le forze germaniche hanno continuato il lavoro di apprestamento delle posizioni riconquistate negli ultimi combattlmenti, procedendo anche al rastrellamento del terreno sulle pendici delle colline del Monastero e nei sobborghi occidentali della città. Una serie di attacchi di carattere locale, effettuati da reparti di granatieri e paracadutisti tedeschi, ha conseguito notevoli risultati. Una delle alture che circonda Cassino è stata conquistata dalle truppe del Reich che hanno anche attaccato il presidio, formato da un gruppo da combattimento nord, americano.Il nemico ha effettuato un contrattacco per riprendere la, posizione ma è stato respinto subendo perdite rilevanti. Nella zona a nord-ovest, due azipni di truppe d'assalto statunitensi contro punti fortificati germanici, sono . state stroncate dal fuoco delle armi automatiche della difesa. Pattuglie avversarie che hanno tentato di avvicinarsi alle linee avanzate tedesche nella zona di Mìnturno e in quella a nord di Castelforte sono state annientate.

L'eminentissimo Salotti, anche fisicamente, è una bella figura di cardinale. Nei momenti in cui il Fascismo era in auge, egli non faceva mistero delle sue simpatie per noi. In quel di Palestrina mostrava una particolare simpatia e molto zelo per l'inaugurazione delle scuole rurali. Ciò gli dava il modo di parlar bene del regime mussoliniano. Ma, dopo il 25 luglio, anch'egli si è lasciato trascinare dove spirava il vento, accomodandosi ai nuovi tempi. Appena sì presentava la buona occasione, ci teneva a far sapere di essere stato sempre all'opposizione contro il Fascismo. Ad una signora cremonese, che a lui si era rivolta, scriveva il 31 luglio, da Montefiascone  "Egregia signora, ho ricevuto la vostra lettera con relativo incarto. Non so perchè vi siete rivolta a me che non ho mai avuto rapporti e molto meno simpatie col Partito fascista. Oggi il Partito è disciolto e coloro che sono stati condannati dal Fascismo sono finalmente liberi...". (...) questo principe della Chiesa ha trovato il modo di fare un altro discorso per ricordare ai fedeli che « i nostri martiri hanno versato il loro sangue per avere mia Italia più forte, più libera, più compatta, più unita. Ci salveremo, se tutti gli Italiani si uniranno in un fascio di forze poderose che siano concordi nei propositi di sottrarre la Patria alle presenti calamità ed abbiano a cuore il desiderio della sua rinascita ».