2 novembre 1952
Novembre 2018
Ricorrenza dei morti che fa più vivo il ricordo di una guerra recente. Quante tombe sparse per il mondo: in cimiteri militari, sulle prode dei fossi, sugli argini delle strade, nei campi sui quali ricresce l'erba, i n scoscése balze, ancora sotto gli enormi cumuli di macsrle ;delle città distrutte, o, salme senza nome : senza volto senza figura, iatomisszàr te dalle bombe atomiche.;: q, fra grovigli d'alghe e guizr ganti ridde di pesci, morti del mare. Anche la p iù ricca faii-. lasìa riesce difficilmente a configurarsi questo panorama di cadaveri. L'animo dell'uomo ha bisogno, per commuoversi, del particolare e dell'aneddotico ; ha bisogno di attribuire una fisionomia al caduto ; è impotente a renr dersi esatto conto delle ecatombi al cui conteggio sono necessarie cifre di molti numeri solo spinto alla.pietàda quanto rientra nel cerchiò della sua -visione p della sua conoscenza, si adegua cioè alla sua statura anche nel campo delle emozioni. Questo spièga forse la troppo fàcile dimenticanza a eoli pochi anni dalla grande tragedia, di un mondo che procede per la sua strada, di una folla distratta da altri pensieri, e dal desiderio di compensarsi di quanto dovè subire nei giorni tristi con un più ebbro godimento in quelli lieti...
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