15 ottobre 1968
Ottobre 2020
CITTÀ DEL MESSICO, 14. — Con una favolosa volata sulla pista in tartan dello Gladio olimpico, Jim Hines ha vinto la gara più prestigiosa dell'atletica leggera, i 100 metri, e nello stesso tempo ha eguaglialo con 9"9 il suo stesso primato mondiale.
Il fortissimo negro statunitense, un fisico quasi perfetto di 1 metro e 91 per 84 chili, ha dato vita ad una gara meravigliosa. Alla partenza (la seconda, dato che i prima era risultata falsa per lo scatto anticipato del malgascio Ravelomantsoa) era scattato stupendamente Charles Greene, acciaccato in mattinata per uno stiramento alla gamba sinistra, tanto che aveva corso la semifinale con una fascia elastica. Greene, tuttavia, ai 25 metri veniva attaccato da Bambouk e Pender; il secondo riusciva a sopravvanzarlo, e sembrava aver partita vinta ai 50 metri, quando sbucavano come due furie Hines, perfetto nella potente azione di spinta, e il giamaicano Lennox Miller. Il primo era superiore, e sul traguardo piombava nettamente primo, mentre Miller occupava il secondo posto contendendo il ritorno di Greene, che trovava nell'immensa classe le risorse per un finale incandescente.
Il cronometraggio elettrico diceva 9" e 89 centesimi, quello manuale 9"9 per Hines.
Un vero fuoriclasse, questi, che si è imposto nella più grande finale olimpica dei 100 metri che mai sia stata disputata.
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