19 giugno 1965
Giugno 2020
SAIGON, 18. — L'aviazione americana ha messo oggi in campo, per la prima volta, nel Vietnam i suoi giganteschi bombardieri a otto reattori.
Ne ha spediti trenta a bombardare una zona nella quale si supponeva esistesse un concentramento di guerriglieri, a circa 40 chilometri a nord di Saigon. Gli aerei hanno volato per circa 5.600 chilometri prima di raggiungere l'obbiettivo: sono intatti partiti dalla base strategica di Guam ed hanno dovuto attraversare il Pacifico per arrivare sul Vietnam.
Questo bombardamento segna una nuova svolta nella guerra nel Vietnam: si afferma che si tratta di un nuovo passo nella politica di escalation; ai bombardamenti tattici si affiancano i bombardamenti strategici.
I bombardieri decollati dalla base di Guam sono dei veri e propri giganti dell'aria, eredi delle a fortezze volanti usate durante la seconda guerra mondiale. L'azione era destinata probabilmente ad avere uno scopo più psicologico che materiale: viene infatti riferito ufficiosamente che le pattuglie inviate in ricognizione successivamente nella zona martellata non hanno riscontrato segni di perdite apprezzabili subite dai vietcong. Hanno incontrato soprattutto enormi estensioni coltivate a riso completamente distrutte.
La dimostrazione di potenza aerea ha comunque destato notevole impressione. I «B-52» a otto reattori hanno sei uomini di equipaggio. Viaggiano ad una velocità di 1.040 chilometri orari ed hanno un raggio d'azione di 9.600 chilometri. Sono superarmati con cannoncini e mitragliatrici e possono portare missili a testata nucleare.
L’operazione non si è però conclusa felicemente giacchè due dei «B-52» sono andati perduti: si sono scontrati a nord - ovest dalle Filippine mentre stavano rifornendosi in volo e sono precipitati. Il Ministero della Difesa ha comunicato che quattro degli domini di equipaggio sono stati salvati. Le squadre di soccorso hanno inoltre ritrovato il cadavere di un altro degli aviatori, gli altri sette vengono dati per dispersi.
Sono continuati anche i bombardamenti tattici sul Nord Vietnam: il comando aereo USA ha riferito che nelle ultime 24 ore sono state compiuti incursioni che hanno provocato gravi danni ad alloggiamenti ed installazioni militari ed alle vie di comunicazione del Nord Vietnam. Si sono svolti anche combattimenti e si ha la sensazione che nei prossimi giorni riprenderanno le grandi battaglie. Si è notata un'insolita attività dei guerriglieri nella zona di Bin Dinh, a 455 chilometri da Saigon, dove i governativi sono stati impegnati a più riprese. I guerriglieri non hanno però mai lo scontro frontale. In varie azioni i vietcong hanno ferito settanta soldati sudvietnamiti e tre americani. Un colpo di mano i guerriglieri hanno compiuto anche a ottanta chilometri di Da Nang dandosi alla fuga dopo aver ucciso due marines americani ed averne ferito un terzo.
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