11 maggio 1982
Un breve articolo scritto con occhio critico riporta la cronaca dello spettacolo di un Vasco ancora esordiente
Maggio 2020
Buon successo di pubblico al Cellophane per assistere all’atipico concerto-recital di Vasco Rossi, uno dei più stravaganti cantautori dell’area rock che annoveriamo. Dalla voce roca e gracchiante Vasco Rossi non ha avuto molto spazio per poter esprimersi al meglio in alcuni numeri di «quasi-follia», però ha concretizzato quel suo rock a tratti duro e umoristico, a tratti beffeggiante ed irridente, che lo ha fatto notare al grosso pubblico.
Soprattutto la sua canzone presentata a Sanremo, facilmente orecchiabile, seppure con una ritmica del tutto particolare, è stata oggetto di molti consensi, applausi e richieste di bis.
«Vado al massimo» ha costituito una novità anche nel clima serio e tradizionalista della rassegna ligure. Ma Vasco Rossi è essenzialmente un rock-man ed in molte occasioni ha lasciato la briglia sciolta al suo gruppo per pezzi di sola musica, forse eccessivamente assordanti. Dalle canzoni dei primordi quando bazzicava nelle nostre zone come complesso spalla a qualche attrazione maggiore, Vasco Rossi è passato alle esecuzioni più recenti che pur pervase dalla sottile satira, sono certamente stemperate rispetto al passato.
Tutto sommato un concerto godibile.
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