01 Ottobre 2014 - 11:39
Totò Riina
CALTANISETTA - La mafia e Totò Riina, per evitare gli ergastoli durante il maxiprocesso, contavano su "un ammorbidimento presso gli ambienti politici". Lo afferma il pentito Antonino Giuffré, nel processo sulla strage di Capaci del 1992 davanti alla Corte d'Assise di Caltanissetta.
Riina contava su "canali della Democrazia Cristiana", dice Giuffré. In Sicilia "noi avevamo Salvo Lima, in stretto rapporto con Roma. Quando dico Roma, intendo Andreotti", spiega. Il processo riguarda in particolare il reperimento dell'esplosivo per l'attentato al giudice Giovanni Falcone.
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