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Sciopero dei trasporti: disagi in tutta Italia

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08 Settembre 2024 - 13:39

Sciopero dei trasporti: disagi in tutta Italia tra treni, autobus e metro

(ANSA)

MILANO - Giornate di passione attendono i pendolari e i viaggiatori in tutta Italia. Oggi, 8 settembre, e domani, 9 settembre 2024, il settore dei trasporti pubblici sarà paralizzato da una serie di scioperi che coinvolgeranno treni, autobus e metropolitane. La protesta, indetta da diverse sigle sindacali, mira a ottenere il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) e a migliorare le condizioni lavorative e salariali dei dipendenti del settore.

SCIOPERO DEI TRENI: CANCELLAZIONI E RITARDI
Dalla mezzanotte di oggi è scattato uno sciopero nazionale del personale del Gruppo Ferrovie dello Stato, proclamato da alcune sigle sindacali autonome. L'agitazione si concluderà alle 2 di domani notte, ma gli effetti sulla circolazione ferroviaria potrebbero protrarsi anche oltre l'orario di termine dello sciopero. Il Gruppo FS ha avvertito che "potrà avere ripercussioni sulla circolazione ferroviaria e comportare possibili cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni regionali". I disagi, quindi, non si limiteranno solo alle ore di sciopero, ma potrebbero estendersi anche prima e dopo l'agitazione.

SCIOPERO DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: CITTÀ PARALIZZATE
Domani, 9 settembre, scatterà invece lo sciopero nazionale di 8 ore dei lavoratori del trasporto pubblico locale, proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna. Questo sciopero interesserà bus urbani ed extraurbani, tram, metro e ferrovie metropolitane, ed è organizzato nel rispetto delle fasce di garanzia e con modalità stabilite a livello territoriale. Nelle principali città italiane, i mezzi pubblici del servizio urbano saranno fermi in diverse fasce orarie: a Milano dalle 18 a fine servizio, a Genova dalle 9.30 alle 17, a Venezia dalle 10 alle 16, a Bologna dalle 8.30 alle 16.30, a Firenze dalle 14.30 alle 22.30, a Roma dalle 8.30 alle 16.30, a Napoli dalle 9 alle 17 e a Bari dalle 15.30 alle 23.30. In contemporanea allo sciopero, si terranno nelle varie città presidi di lavoratrici e lavoratori presso le istituzioni regionali, comunali e prefettizie.

LE RAGIONI DELLA PROTESTA
La protesta di questi giorni fa seguito alla prima azione di sciopero di 4 ore dello scorso 18 luglio, indetta per rivendicare il diritto al rinnovo del CCNL e al miglioramento delle condizioni lavorative, sia normative che salariali. "Nonostante il risultato della prima azione di sciopero di 4 ore dello scorso 18 luglio – ha sottolineato ieri la Filt Cgil – non abbiamo registrato alcun segnale di avanzamento da parte delle associazioni datoriali, né da parte delle istituzioni. Al contrario, serve un rinnovo contrattuale che garantisca a lavoratori e lavoratrici necessari adeguamenti retributivi, normativi e migliori condizioni di qualità e sicurezza sul lavoro". Anche la Fit Cisl ha confermato la protesta, puntando il dito sul "mancato accordo sul rinnovo del CCNL di settore, l'inadeguatezza delle retribuzioni e le criticità delle condizioni di vita/lavoro con il continuo rischio aggressioni". La Uiltrasporti, dal canto suo, si aspetta "dalle associazioni datoriali un'apertura rispetto alle posizioni assunte finora nel confronto per il rinnovo del contratto" e dal governo "un impegno concreto per finanziare il fondo nazionale dei trasporti, imprescindibile per un vero rilancio del TPL, un settore in cui si continua a rilevare l'enorme difficoltà per le aziende a reperire o a mantenere in servizio gli autisti, costretti a lavorare con salari e condizioni inadeguati e subendo sempre più spesso aggressioni indegne di una società civile".

LE CONSEGUENZE PER I CITTADINI
I disagi per i cittadini saranno inevitabili. Le giornate di sciopero rappresentano un banco di prova per la pazienza dei pendolari e dei viaggiatori occasionali, che dovranno fare i conti con cancellazioni, ritardi e una generale incertezza sui tempi di viaggio. Le ripercussioni si faranno sentire in tutte le principali città italiane, dove il trasporto pubblico locale è un servizio essenziale per milioni di persone. In un contesto già segnato da inefficienze e inadeguatezze del sistema di trasporto pubblico locale, la protesta dei lavoratori mette in luce le criticità di un settore che sconta da tempo gli effetti di investimenti insufficienti rispetto alla domanda di mobilità e agli obiettivi di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

LE RICHIESTE DEI SINDACATI
I sindacati chiedono un rinnovo contrattuale che garantisca adeguamenti retributivi, normativi e migliori condizioni di qualità e sicurezza sul lavoro. La Filt Cgil ha sottolineato che "serve un rinnovo contrattuale che garantisca a lavoratori e lavoratrici necessari adeguamenti retributivi, normativi e migliori condizioni di qualità e sicurezza sul lavoro, come giusto riconoscimento delle professionalità messe quotidianamente al servizio di una collettività altrettanto esasperata da inefficienze e inadeguatezze di un sistema di trasporto pubblico locale". La Fit Cisl ha puntato il dito sul "mancato accordo sul rinnovo del CCNL di settore, l'inadeguatezza delle retribuzioni e le criticità delle condizioni di vita/lavoro con il continuo rischio aggressioni". La Uiltrasporti si aspetta "dalle associazioni datoriali un'apertura rispetto alle posizioni assunte finora nel confronto per il rinnovo del contratto" e dal governo "un impegno concreto per finanziare il fondo nazionale dei trasporti, imprescindibile per un vero rilancio del TPL".

UN SETTORE IN CRISI
Il settore del trasporto pubblico locale è in crisi da tempo. Le aziende faticano a reperire o a mantenere in servizio gli autisti, costretti a lavorare con salari e condizioni inadeguati e subendo sempre più spesso aggressioni. La situazione è resa ancora più critica dalla mancanza di investimenti sufficienti rispetto alla domanda di mobilità e agli obiettivi di sostenibilità ambientale, economica e sociale. La protesta dei lavoratori del trasporto pubblico locale mette in luce le criticità di un settore che necessita di interventi urgenti per garantire un servizio efficiente e sicuro per i cittadini. Le richieste dei sindacati sono chiare: un rinnovo contrattuale che garantisca adeguamenti retributivi, normativi e migliori condizioni di qualità e sicurezza sul lavoro, come giusto riconoscimento delle professionalità messe quotidianamente al servizio della collettività.

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