San Giovanni a Teduccio: femminicidio e suicidio

SAN GIOVANNI A TEDUCCIO - Ti sei mai chiesto come può essere vivere in un quartiere tranquillo e poi svegliarti un giorno e scoprire di essere al centro di un dramma inaudito? Ecco la storia di San Giovanni a Teduccio, un quartiere di Napoli che si è risvegliato nel terrore.

UNA TRAGEDIA INASPETTATA
Cosa può spingere un uomo a compiere un gesto così efferato e disperato? Questa è la domanda che risuona nelle menti dei residenti di San Giovanni a Teduccio, un quartiere di Napoli, dove il 8 febbraio si è verificato un incidente che ha lasciato la comunità senza fiato. Un uomo di 55 anni, Pasquale Pinto, noto ai vicini come Lino, ha ucciso la moglie, Eva Kaminska, una donna di 48 anni originaria di Sztum, in Polonia, accoltellandola più volte alla gola prima di sparare in strada dal balcone della loro casa. Alla fine, quando si è reso conto di non avere altra scelta, si è tolto la vita.

LA FAMIGLIA AL CENTRO DEL CAOS
Ma chi erano realmente Lino Pinto e Eva Kaminska? Descritti dai loro vicini come genitori premurosi dei loro tre figli, due ragazzi di 16 e 18 anni e una ragazza di 14, la famiglia sembrava essere una qualsiasi famiglia normale. Nessuno dei loro figli era in casa al momento della tragedia, erano tutti a scuola o in gita scolastica. "Quando l'ho visto affacciato dal balcone stamattina non mi sembrava lui, era indemoniato". Queste le parole di una vicina di casa, che rimane ancora sconvolta da quanto accaduto. Lino Pinto, un guardia giurata di professione, ha seminato il terrore nel quartiere, sparando in strada dal balcone della sua casa, dopo aver ucciso sua moglie Eva.

L'INTERVENTO DELLA POLIZIA
Immediato l'intervento della Polizia di Stato, che ha circoscritto l'area, evitando che i passanti si avvicinassero. Dopo circa tre ore di assedio, le forze speciali hanno fatto irruzione nell'appartamento, trovando i corpi senza vita di Pasquale Pinto e di Eva Kaminska. Questo incidente ha segnato profondamente la comunità di San Giovanni a Teduccio, lasciando dietro di sé un senso di vuoto e tante domande senza risposta. Come può un uomo, descritto come un padre premuroso, compiere un atto così terribile? Cosa può aver scatenato un tale accesso di rabbia e disperazione? Domande a cui forse non avremo mai risposta, ma che ci ricordano quanto fragile possa essere la mente umana.